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Mese: Novembre 2010

Higway to Ukraina

Su segnalazione di un nostro affezionato lettore, ecco una fantastica cover "balcanica" di "Highway to hell" degli AC/DC.
Continuate a segnalarci video, articoli, oggetti insulsi e quant'altro all'indirizzo mail appletini@libero.it o sulla nostra pagina facebook, che si è ampliata costantemente, tanto da essere oggi riconosciuta da faccialibro non più come pagina ma come "community".
Che vi dobbiamo dire? Grazie!
Vi attendiamo domani sera alla maratona di Fantozzi!!


 

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a Judas life #5: la festa delle medie

(Riassunto delle puntate precedenti: Giuda scopre di chiamarsi Lodato Sicario Mazzotti, e al termine di una battuta di pesca in compagnia di Gesù inventa accidentalmente la bestemmia).

 

In quel tempo, anzi, anche in quel tempo, c'era la festa delle medie. Cioè, le scuole medie non erano ancora state inventate, come istituzione, ma già esistevano le feste che i dodici/tredici/quattordicenni organizzavano al pomeriggio per divertirsi e, possibilmente, limonare.
Ovviamente Giuda non sarebbe riuscito a limonarsi nessuno, nemmeno se fosse intervenuto direttamente il padreterno, e nemmeno considerando il fatto che Gesù era amico suo.
Insomma, era bruttino e si diceva che solamente l'inferno avesse un fetore paragonabile a quello del suo alito.
Considerando poi che 'sta cosa dell'alito la sosteneva Gesù stesso, era pure attendibile.
Però la speranza è l'ultima a morire, soprattutto a una festa delle medie. Così, alle
quattordici e zero zero di Domenica pomeriggio, Giuda stava davanti al campanello di casa Malinverno, con una bottiglia di coca-cola in mano.

– Chi è?

-Salve signora, sono Giuda, c'è Giona?

– Certo, Giuda, entra pure! Gli altri sono già qui!

Nel soggiorno di casa Malinverno stavano stipati una trentina di ragazzetti preadolescenti in chiara fase di scompenso ormonale. Alcuni (pochi, per la verità) stavano già timidamente limonando, la maggior parte invece stava intraprendendo il lungo e faticoso rituale che forse (il “forse” è d'obbligo) li avrebbe portati a limonare entro le diciotto e zero zero, ora prevista per la fine della festa. Via quindi agli sguardi rubati, alle aggiustate di capelli, ai balli e tutto il resto del repertorio.
L'unico non interessato a tutto questo
ambaradan di flirtaggi vari era Gesù, che curiosamente passava gran parte del tempo di fianco alla ciotola del succo d'arancia.

Che fai?”, chiese Giuda.

Ora ti mostro come ci si diverte, Iscariota”.

Fu così che trasformò il succo d'arancia in vodka-redbull.

Nel giro di mezz'ora, Maria Maddalena ballava in mutande sul tavolo, SimonPietro sboccava nei vasi di fiori e Giovanni faceva l'imitazione di Andreotti (che all'epoca aveva già circa centosei anni) per far divertire le fanciulle.
Marco invece era misteriosamente sparito: gli ultimi ad averlo visto giuravano di averlo sentito dire “vado a fare un giro nel bosco”.
Era il caso di chiedere lumi a Gesù.

Gesù, Marco è sparito!”, urlò Isaia.

Tornerà, non preoccupatevi.”, rispose serenamente lui, “così come ho fatto ritornare sano e salvo Mata alla festa di carnevale, anche Marco tornerà tra noi”.

E tutti furono tranquilli.

Nel bel mezzo di questo degenero totale, anche Giuda si stava divertendo da matti: aveva messo gli occhi su Maria Maddalena, con la quale in altre occasioni non avrebbe avuto nessuna possibilità, ma che al momento era totalmente preda dei fumi dell'alcol.
Fu così che si fece avanti.

– Ehm… ciao, Maria Maddalena

– Ciao, Giuda, che vuoi?

– Eh, ecco, vedi, io pensavo che siccome stai ballando da molto potresti essere un po' stanca e, cioè, magari ti andrebbe di andare nella stanza dei genitori di Giona e stenderti un po' sul letto per riposare, e io potrei stare lì di fianco con una sedia e raccontarti una fiaba mentre ti addormenti, e poi, che ne so, magari nell'alzarmi potrei scivolare sul letto ed il mio pene potrebbe accidentalmente infilarsi nella tua vagina.

– Uhm… ok.

– OK?

– Si, ok. Ci sto.

– OH, CRISTO!

– Mi hai chiamato?

– Eh? Ah, no, Gesù, scusa, non dicevo a te. Amico mio, sto andando a ciulàre!

– Sesso prematrimoniale, eh? Bene, bene. Divertiti.

 

Così Giuda e Maria Maddalena si incamminarono verso la stanza, mentre il Nazareno non riusciva a smettere di sghignazzare.
Furono i cinque minuti più belli della vita di Giuda.
Terminato l'amplesso e fumata l' obbligatoria sigaretta, l'Iscariota si aggirava con sorriso ebete tra gli altri invitati, che nel frattempo erano intenti a colpirsi con mazze chiodate, perché a quei tempi il gioco della “mossa” non si faceva dando pugni.
Ma era tutto troppo perfetto per uno sfigato come lui: qualcosa stava per succedere.
Poco dopo, infatti, Giona chiamò a rapporto proprio Giuda.

– Che c'è, Giona?

– Ehm, caro Giuda, ci sarebbe un piccolissimo problema.

– Guarda, in questo momento niente potrebbe rovinare la mia pace interiore.

– Maria Maddalena sta partorendo.

– OH,CRISTO!

– Mi hai chiamato, Giuda?

– Eh? Ah, no, Gesù, non dicevo… anzi, no, cioè, si, Maria Maddalena sta partorendo, ne sai niente tu?

– Io? Ah, beh, ehm… diciamo che dovevi essere punito per il tuo peccato. E che ho un compito in classe di miracologia questo Sabato, ho bisogno di esercitarmi.

– Ma cazzo, Gesù… cioè, che poi, come diavolo fa a partorire di già? L'abbiamo appena fatto!

– Non sottovalutarmi, ciccio. Si chiama “eiaculazione precoce retroattiva”. Tu l'hai fatto adesso, ma hai eiaculato nove mesi fa.

– A 'sto punto mi manca solo una maglietta con scritto EPIC FAIL…

– Infatti ce l'ho. Tieni.

In quel mentre, Maria Maddalena imprecava copiosamente in preda alle doglie e tutti gli altri invitati le erano accanto, palesemente ubriachi, cercando di aiutarla in qualche modo, ma nessuno sapeva come comportarsi.

– Che si fa, ragazzi?

-Non so, a me han detto che per le doglie ci vuole il tonno.

– Il tonno?

– Si, che se le fai mangiare un po' di tonno il dolore si attenua.

– Ma sei sicuro?

– No, ma che ci costa provare?

– Giusto. Giona, hai del tonno?

– Uhm… ci guardo.

– Ma che diavolo le sarà saltato in mente di farsi Giuda? Bah.

– Vabbè, era ubriaca.

– Eh, vabbè, però un figlio è per sempre, tipo un diamante.

– E chi l'ha detta 'sta minchiata del diamante?

– De Beers.

– Chi?

– Ragazzi, ragazzi, il tonno non ce l'ho!

– Merda.

– Però ho trovato del Rio mare patè, secondo voi può andare bene lo stesso?

– Boh, è al tonno?

– Si.

– E allora tentiamo, che abbiamo da perdere?

– Ok. Datemi un cucchiaio che le faccio l'aeroplanino.

– Eh?

– Non lo sai? Alle donne che stanno partorendo si deve dare il tonno facendo l'aeroplanino.

– Ok Giona, tieni.

– Ecco, ok, allora, Maria Maddalena, sei pronta? Guaaaarda l'aeroplanino che arriv…

– VAI A FARE IN CULO, TESTA DI CAZZO!

– Senti, Giona, non vorrei importunarti, ma dalle parole di Maria Maddalena evinco che non è tendenzialmente predisposta a far atterrare l'aeroplanino.

– Merda, e ora che si fa?

– AAAHHHHH!!

– Che succede?

– Si sono rotte le acque!

– Merda. Dov'è Gesù? L'ha fatto lui tutto 'sto casino!

– Gesù! Gesù!

-Che c'è?

– A Maria Maddalena si sono rotte le acque!


Silenzio. Agghiacciante silenzio. Poi Gesù parlò.
 

– Vai a chiamare Mosè.

– Eh?

– Vai a chiamare Mosè! Fa il bagnino al bagno Facchetti, a quest'ora sarà in spiaggia. Muoviti!

– Ok. Serve altro?

– Si. Il castoro della pubblicità del dentifricio.

– EH?

– Senti, qui si sono rotte delle acque. Ci servono Mosè e un castoro. SUBITO!

Fu così che Mosè e il castoro arrivarono insieme, poco dopo, a bordo di un vecchio Garelli. Mosè provvide a separare le acque, mentre il castoro costruiva la diga: il nascituro venne così alla luce senza problemi, tra le imprecazioni di Maria Maddalena e l'espressione catatonica del novello padre Giuda.
Prima di tornarsene tutti a casa “col mal di testa regolare tipico del day-aftèr”, per dirla alla Pezzali/Repetto, Giuda si rivolse nuovamente a Gesù.

– E col bambino come facciamo?

– Spiedo.

E spiedo fu.

God of the week

Ok, gente: la "maratona di Fantozzi" è vicina: questo Venerdi, dalle 21.00, presso l'associazione "Il dito e la luna", sul Montorfano. Per tutti i dettagli visitate il sito http://www.muovildito.info.
Nel frattempo, ecco il nostro geniale God of the week, soprannominato anche "Il barone De coubertin mi fa una sega", per chi sa di cosa parlo.

 

''Fa il vago'' e poi scappa verso la meta: è touch-down

Un video di pochi secondi trasfoma una sconosciuta squadra studentesca di football in una leggenda. Succede negli Stati Uniti durante la partita tra la Driscoll Middle School e una squadra locale. I giocatori sono schierati per l'inizio del match, il quarterback della Driscoll ha la palla in mano, guarda gli avversari e si incammina lentamente sul lato opposto del campo. Nessun difensore lo ferma e l'autore dell'eccezionale finta ha il tempo di prendere la distanza dal gruppo e raggiungere in volata la meta.

A tribute to…

Il nostro tributo di oggi va ad un personaggio che moltissimi di noi hanno amato nel mitico telefilm "A-team", nonché in una leggendaria interpretazione in "Rocky III" e che, poveretto, si è ridotto così, raggiungendo livelli di tamarraggine che nemmeno da uno come lui ci si poteva aspettare.
Tributo a "Mister T"!!

 

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=TWvEjpB5ygM?fs=1&hl=it_IT&w=480&h=385] [youtube https://www.youtube.com/watch?v=7rVu_-tlSwA?fs=1&hl=it_IT&w=480&h=385]

Aggiungi un posto a tavola

Grandi novità da appletini.it!!

Da un recente sondaggio dell'ISTAT risulta che diciotto italiani su dieci hanno come sogno nel cassetto "invitare QuandoSiFaBuio a mangiare qualcosa".

Questo, unitamente alla mia dispensa vuota, ci ha portato a lanciare il nuovo grande concorso di appletini.it:
"Invita QuandoSiFaBuio a cena"!

Il regolamento è semplice: vi basta mandare una mail all'indirizzo appletini@libero.it, o segnalare la vostra disponibilità sulla nostra pagina facebook, e come per magia QuandoSiFaBuio si catapulterà a casa vostra quando lo preferirete (compatibilmente con i suoi molteplici impegni) sbafando tutto ciò che riesce ad ingerire, ed anche di più. Non importa se non siete bravi a cucinare, non importa se abitate con i vostri genitori (gli risulterò certamente simpatico), non importa se c'è vostra sorella (anzi, meglio), e non è indispensabile che la cena si tenga a casa vostra: va bene anche uscire a farsi una pizza, un panino, un kebab, un crostino al tonno, un paio di vecchi jeans con della salsa tartara. Insomma, dovete semplicemente invitarmi ed io sarò lieto di intrattenere voi e la vostra eventuale famiglia (ma anche il gatto, il cane, il pitone o il grizzly) con interessanti e divertentissimi aneddoti sulle mie vite precedenti (sono stato Maurizio Costanzo, una volta),sui miei progetti futuri e su come tali progetti gravitino inevitabilmente attorno alla parola "birra".
Tutto questo ovviamente non lo faccio per scroccare, ma solamente perché noi di appletini.it crediamo molto nelle public relations, e crediamo anche che un movimento come il nostro possa crescere solamente grazie ad una partecipazione condivisa e ragionata, stimolata da momenti di pura informalità che rafforzano, o addirittura creano, relazioni interpersonali importanti e durature che danno inevitabilmente vita a quel substrato creativo che è la base di ogni grande idea.
Insomma, per farla breve: ho fame.
Non perdete questa occasione!!
La partecipazione è aperta a tutti, a cominciare dai membri di appletini.it (luride croste!!).
Tutti i partecipanti avranno l'ònere e l'onore di essere immortalati con quandoSiFaBuio in uno scatto commemorativo della serata (che poi finira qui, su appletini.it)


Per chi lo desidera, le iscrizioni al concorso saranno aperte anche durante l'imminente maratona di Fantozzi, alla quale sarò ovviamente presente.

Specialino: la ricetta

L’appletini night è conclusa, ne abbiamo già parlato, ed inoltre siamo sopravvissuti anche all’aperitivo di Sabato e siamo già qui ad aspettare la maratona di Fantozzi della prossima settimana.
A molti di voi è però rimasto un quesito: mi è stato chiesto da più parti quale sia la ricetta dello “specialino” di QuandosiFaBuio.
Ecco, io sono molto geloso di tale ricetta, ma vi voglio troppo bene per non svelarvela.
Intanto, comincio col segnalarvi che lo specialino non si limita ad essere una gustosa e dissetante bevanda da gustare liscia. E’ ottimo nel mojito (il cosiddetto “specialito”), è utilizzabile per sgrassare qualunque cosa, se inserito in un vaporizzatore è fantastico come spray anti-molestatori e se avete un’auto a gasolio, beh, in caso di necessità non vi lascerà a piedi. Può anche essere utilizzato per suffumigi allucinogeni.
Il vero segreto dello specialino è che gli ingredienti vanno miscelati a caso, in quantità variabile a seconda del vostro umore. Vi consiglio vivamente di farlo durante una sera di luna piena: prende tutto un altro sapore. Fate tutto  ciò al riparo da oggetti infiammabili.
Ultimato questo passaggio, deve essere lasciato a riposo per centosei anni in botti di amianto o, nell’improbabile caso non ne possediate una, va bene anche in un tombino. Abbiate l’accortezza di dargli  una mescolata ogni due anni, due anni e mezzo massimo, per evitare  depositi sul fondo.
Ah, dimenticavo: col passare del tempo lo specialino acquista sapore ed aumenta la sua gradazione alcolica, congiuntamente al suo potenziale esplosivo. Passati quindi dodici anni dal travaso in botte non dimenticate assolutamente di inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno al Ministero della Difesa per segnalare la presenza in casa vostra, o nel luogo in cui lo tenete, dello specialino stesso. Questo perché nel caso dovessero effettuare degli scavi  in zone limitrofe alla vostra botte senza saperlo, possa Dio avere pietà della nostra anima. Se invece ne saranno a conoscenza prima, gli artificeri dovranno precedentemente evacuare la zona, bonificare l’area e spostare la botte di specialino (a spese vostre, sia chiaro).
Non ignorate la vostra botte di pregiato liquore: parlateci. Come le piante, lo specialino “cresce” meglio se scambiate due chiacchiere con lui ogni tanto. Coccolatelo, e a questo proposito vi do una dritta: adora i croccantini per gatti. Giocateci, ma fate attenzione: è campione di briscola chiamata.
Raggiunta la maggiore età, potrebbe avanzare richieste di indipendenza quali: trasferirsi a Bologna e iscriversi a giurisprudenza, militare come batterista in una compagine punk-rock, sposarsi. Starà a voi motivarlo a desistere e continuare l’”addestramento” che lo porterà ad essere il liquore che tutti conosciamo.
In  casi estremi, potrebbe proporsi di fare un attentato kamikaze a Paolo Meneguzzi, facendosi esplodere contro di lui in piena notte.
In tal caso, mi fido della vostra intelligenza.
Che altro?
Ah, volevate sapere gli ingredienti.
Ma quelli mica ve li dico: vi voglio bene, ma non così tanto.