Noi di appletini non abbiamo mai disdegnato l’alcol, e questo lo sapete.
Ciò non toglie che, allo stesso tempo, siamo fortemente contro il mettersi alla guida palesemente ubriachi. E siccome un litro di birra costa molto meno che un litro di benzina, evitate semplicemente di guidare, nella vita: bevete e basta. La birra non inquina.
Se poi un giorno doveste decidere di partecipare ad una gara di nuoto nella quale bisogna precedentemente scolarsi un’intera bottiglia di vodka, be’, quelli sono cazzi vostri: noi non interverremo. Ma vi stimeremo da lontano.
God(s) of the week!
Ah, non vi pare maledettamente strano che costoro non siano giapponesi?
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=7n2_WNJWCT8]
Un vecchio post della rubrica “dammi tre parole” (per la precisione, le parole in questione erano Nebraska, iodio e marzapane) è stato pubblicato – con le opportune revisioni – sul sito Anonima Scrittori, con il titolo “Il mondo alla fine dell’odio”: lo potete trovare QUI.
Il nostro piano per la conquista del pianeta sta cominciando a prendere forma.
…che poi ti imbatti in qualcosa di eccezionale, oppure in qualcuno che non è eufemistico definire genio e finisci per chiederti tante cose, tra cui “come diavolo fa?” oppure “è esattamente qullo che sento io, ma lui lo sa dire meglio di me”, o ancora “qual è il tempo di cottura dei fagiolini?”
Signore e signori, il nostro God of the week.
Zio Giby è un personaggio geniale, meritevole di ogni considerazione. Si è guadagnato un posto di tutto rispetto qui su MusicaTrash, il suo talento e il suo carisma non potevano restare inosservate, e grazie ad una segnalazione le sue opere sono arrivate ai nostri occhi e alle nostre orecchie. Zio Giby è un geniale artista della prosa e della poesia, e non solo, scoprirete che sono davvero tante le frecce nel suo arco, la sua creatività espressiva è talmente vasta al punto di aver creato addirittura un competitor di Wikipedia chiamato (guarda caso) Gibypedia, ok competitor è una parola grossa è solo una pagina, ma è quanto basta per far capire che a quest’uomo le idee non mancano. Nell’autobiografia presente nel suo sito ci racconta di essere una vittima del precariato, che ha deciso di far conoscere al mondo le sue opere attraverso YouTube. Sempre nella sua biografia ci rivela il segreto del suo soprannome, “zio” gli è stato donato come titolo onorifico per la sua bonarietà e per il suo carattere tranquillo, “Giby” invece è un soprannome che ha ricevuto dai suoi colleghi frequentatori degli stessi raffinati caffè letterari (probabilmente si riferisce a qualche baretto del suo paese, ma non entriamo troppo nei dettagli). Insomma, Zio Giby non può e non deve restare nell’anonimato, diffondete le sue sagge parole in tutto il mondo, solo così diventerà un posto migliore.