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God of the week: la passione per i funghi

Anni fa, a casa di un amico, creammo (con dei post-it, se non ricordo male, o qualcosa del genere) un pene di discrete dimensioni sul soffitto della sua stanza. Come da prassi, nessuno lo tolse da lì per anni. Quando lo vide suo nipote (che all’epoca avrà avuto, che ne so, otto o nove anni) ci chiese, smarrito: “Perché sul soffitto c’è un’àncora?”. Ora, come potete ben capire, la domanda è duplice: era lui ad avere dei problemi cognitivi o noi ad essere dei pessimi artisti? E poi, essere degli artisti del cazzo significa saper creare dei magnifici manufatti a forma di pene oppure (nella più classica delle accezioni) non essere affatto degli artisti? E che caldo, mamma mia. Non se ne può più di questo caldo. Non mi lamentavo del clima in questo modo da quando ho smesso di lamentarmi per la pioggia, tre settimane fa. E tre settimane fa non mi lamentavo del clima da quando avevo smesso di lamentarmi del freddo, un mese e mezzo fa. E poi quando sono andato a pagare l’IMU pioveva, per cui mi sono lamentato della pioggia e dell’IMU contemporaneamente. E ho pensato che è una vita di miserie.

Ma che cazzo me ne frega, tanto è venerdì.

una giornalista: «e’ una variante del leggendario ling zhi» ma era una vagina artificiale

Cina, Tv: «Scoperto fungo rarissimo». Ma è un giocattolo sessuale

L’emittente locale si scusa, dopo l’ironia del web

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MILANO – La rete ride, da una parte all’altra del mondo: durante gli scavi per un nuovo pozzo in un piccolo villaggio cinese, un uomo trova uno strano oggetto, ai suoi occhi «misterioso». Chiama la tv locale che manda immediatamente sul posto la sua miglior reporter, Ye Yunfeng. La giornalista crede aver fatto luce sulla vicenda e con toni euforici svela: è un fungo rarissimo, quasi sicuramente una variante del leggendario Ling-Zhi, noto anche come «fungo dell’immortalità». La telecamera stringe, la giornalista curiosa lo tocca e lo presenta da ogni lato, il video fa il giro del web.

FUNGO O NON FUNGO – Dopo la messa in onda del servizio, i telefoni dell’emittente non smettono più di squillare. Quella cosa è una sensazione. Trovata da un agricoltore nella provincia cinese. È sconosciuta, inesplicabile, forse anche un po’ inquietante. La storia viene raccontata domenica sera dalla reporter Ye Yunfeng nel programma investigativo «Xi’an Up Close». Come si vede dalle immagini, «la cosa» è tenuta a mollo in un catino. Intorno, un gruppo di uomini la scruta in cerca di risposte. Tutti sembrano d’accordo: è un fungo misterioso, cos’altro? Un abitante spiega ai microfoni di aver fatto una ricerca su internet, di aver scoperto che si tratta del fungo Ling-Zhi. Persino l’anziano del villaggio, un ottantenne, sottolinea di non aver mai visto nulla di simile. Ye Yunfeng si china, cerca di descrivere il fungo: «Potete notare la doppia testa alle estremità e su una di esse quelle che sembrano un paio di labbra; sull’altra parte c’è un minuscolo foro. L’oggetto è lungo 19 centimenti, luccicante e particolarmente carnoso».

«GIOVANE E INESPERTA» – Ye parla con voce ferma. Lei è certa: stavolta ha davvero trovato qualcosa di enigmatico. Come fra gli altri riporta l’informatissimo blog “shangaiist” l’arcano viene presto svelato da alcuni attenti telespettatori. Quell’oggetto non è altro che un sex toy, nello specifico una vagina artificiale. Il giorno seguente l’emittente si scusa sul proprio sito e, con un po’ d’imbarazzo, ringrazia per la correzione e sottolinea: «La giornalista è ancora molto giovane e inesperta».

God of the week: verde speranza

Si tinge da Hulk, ma il colore non gli va più via

Paulo Henrique dos Santos, 35 anni, ha temuto davvero di rimanere verde come il supereroe per molto tempo.

Paulo Henrique dos Santos in mezzo alla folla divertita

Potrebbe essere desiderio di molti quello di vestire i panni del proprio Supereroe preferito, almeno per un giorno. O addirittura la sua pelle. Difficile impersonare l‘incredibile Hulk, dal momento che per farlo adeguatamente occorre dipingersi interamente di verde. Ne sa qualcosa Paulo Henrique dos Santos, da Vila Cruzeiro, in Brasile, vestito come l’eroe dei fumetti per un evento in corso, avendo poi un brutto colpo quando è venuto il momento di togliere la vernice verde dalla sua pelle. Dopo un frenetico lavaggio, lo sfortunato bagnino si è accorto di aver utilizzato una vernice riservata ai missili balistici e sottomarini nucleari.

Secondo il sito brasiliano di notizie Extra.globo.com, Paulo aveva sperato di acquistare una marca di vernice che aveva già usato per un evento precedente sempre per tingersi come Hulk, ma il negozio non l’aveva più. Nel disperato tentativo di togliersi il colore di dosso, l’aspirante supereroe era stato costretto a dormire in una stanza rivestita di sacchetti di plastica e a fare più di 20 lavaggi nell’arco di due giorni. Si temeva anche che l’uomo potesse subire l’avvelenamento da piombo, anche se sembra non aver avuto alcun sintomo.

(fonte: attualissimo.it)

God of the week: nella vecchia fattoria

Assolutamente God of the week!

Ubriaco alla  guida, in auto la zebra e un pappagallo

 

Le uniche immagini a disposizione sono queste scattate con un cellulare. Ritraggono l’auto su cui viaggiava Jerald Reiter, 55 anni. L’uomo, ubriaco, è stato fermato dalla polizia di Ankeny, nello stato dell’Iowa. La sorpresa l’hanno garantita i “passeggeri” a bordo dell’auto: una zebra e un pappagallo. Per Jerald sono scattate le manette (Foto Iberpress)

Ubriaco alla  guida, in auto la zebra e un pappagallo

(fonte: repubblica.it)

God of the week: alzati e cammina

Be’, se questo non è un God of the week…

Vi aspettiamo questo sabato al BUBBLES PARTY – A night with appletini&Nonno Beat!!

Morto si risveglia: funerale in Egitto si trasforma in festa

Una volta appresa la notizia, la madre del giovane è svenuta

Una volta appresa la notizia, la madre del giovane è svenuta

Stavano celebrando il suo funerale, ma il presunto morto si è svegliato e la cerimonia si e’ trasformata in una grande festa. E’ successo in Egitto. Un cameriere di 28 anni, Hamdi Hafez al-Nubi, originario del villaggio di Naga al-Simman nella provincia meridionale di Luxor, aveva avuto un infarto al lavoro ed era stato dichiarato morto. I parenti in lutto lo hanno portato a casa e, come da tradizione islamica, hanno lavato il corpo preparandolo per essere seppellito ieri sera.

A un certo punto, però, il dottore chiamato a firmare il certificato di morte si è insospettito perché il corpo era tiepido e dopo un’accurata visita ha appurato che il 28enne era vivo. Una volta appresa la notizia, la madre del giovane è svenuta. Con l’aiuto del medico, tuttavia, si sono risvegliati sia la madre che al-Nubi e si sono aperti i festeggiamenti.

(Fonte: LaPresse)

God of the week: la dura vita della stalker

Qualche giorno fa mi sono imbattutto in questo articolo e non ho potuto far altro che pensare: “God of the week, cazzo!”. E così è stato.

Stalking per principianti

Di Mary Secret Mysterypants

 

L’autrice, e l’autrice insieme alla vittima. 

Ho deciso di stalkerare pesantemente uno sconosciuto a caso. Così, per vedere l’effetto che fa. Ecco cosa è successo.

PRIMO GIORNO

Non volevo stalkerare l’amico di un mio amico. Dovevo trovare un palestrato qualsiasi in un bar a caso. Mi sono diretta insieme alla mia migliore amica nella parte sfigata di Montreal e siamo entrate in un bar in cui normalmente non entrerei neanche se pagata. Lì ho avuto il colpo di fulmine: capelli biondicci, jeans strappati, e un paio di stivaletti scintillanti. Wow. La mia amica se n’è andata, in modo da lasciarmi il completo controllo della situazione.

Mi sono avvicinata, mi sono presentata e gli ho offerto una quantità spaventosa di roba da bere. Poi gli ho detto quanto mi facesse eccitare e lui ha deciso di portarmi a casa sua. Ci siamo concessi anche un po’ di sesso orale in un vicolo buio ed è stato veramente bello. Avete presente com’è fare pipì nella doccia? Ecco, è stata una sensazione simile. La sua lingua era morbida come il vello di un agnello appena nato.

Poi siamo andati a casa sua ed è stata una delle scopate più banali che abbia mai fatto. Peccato.

Dopo che si è addormentato, mi sono nascosta in bagno e mi sono segnata tutti i suoi numeri di telefono. Mamma, papà, Susan, Rita, Jeff e un tizio segnato sotto “Coke delivery”. Uh, quanta sottigliezza.

Sono tornata a letto e gli ho sussurrato nell’orecchio “Ti amo.” Lui si è allontanato. Tutto stava andando secondo i piani. Lo stalking stava funzionando.

SECONDO GIORNO

Mi sono svegliata piuttosto presto, ma lui si era già alzato sostenendo di dover andare al lavoro. Mentre lui se ne stava fermo impalato, ho iniziato ad abbracciarlo e a dirgli che era stata la serata più bella della mia vita. Gli ho chiesto il numero di telefono, ma lui mi ha risposto che non lo sapeva ancora perché si era appena trasferito. Sapevo che era una bugia, e gli ho detto, “OK, allora qualche volta passo direttamente, così possiamo stare un po’ insieme. Mi è piaciuto uscire con te e voglio farlo più spesso.” Al che ho iniziato a toccargli il pacco. Lui stava in silenzio, ma si capiva che era spaventato. Oltre agli altri, avevo annotato anche il suo numero di cellulare.

Quello stesso giorno, alle quattro di notte, mi sono presentata sotto casa sua ubriaca marcia, con il rossetto sbavato su tutta la faccia. Ho suonato il campanello sei volte prima che mi rispondesse il suo coinquilino. Appena sono entrata mi sono lanciata nel letto del mio amato urlando, “FAMMI TUA, SCOPAMI.”

È stato bellissimo. Si è quasi messo a piangere dallo stupore e mi ha chiesto di andarmene. L’ho pregato di sedersi con me sotto il portico per parlare un po’. Gli ho dato una lettera e varie polaroid. La lettera era piena di stronzate da psicopatica e per metà era scritta in francese. La cosa ha reso il tutto ancora più inquietante. Il mio uomo non riusciva a parlare. Era come se mi volesse dire, “Per favore vattene, sei una pazza.” Nella vita reale sono un tipo piuttosto orgoglioso, quindi questo è stato il momento più imbarazzante della mia vita, perché ero costretta comportarmi come una troia isterica senza autostima. Ho continuato a ripetergli che eravamo fatti l’uno per l’altra e che non volevo farmi una doccia perché avevo paura di cancellare il suo odore dalla mia pelle. Ha iniziato ad urlarmi di andare via, così sono corsa in casa e mi sono nascosta sotto le coperte del suo letto, piangendo fortissimo. Il suo coinquilino è entrato e mi ha chiesto di andarmene. L’ho fatto, singhiozzando.

Una volta a casa ho iniziato a ridere così forte che avevo paura che mi esplodesse la testa. L’ho chiamato altre cinque volte (con numero privato) lasciando ogni volta un messaggio in segreteria. Non penso conosca il mio nome per intero, il mio indirizzo o il mio numero di telefono, quindi non credo finirò nei casini. Ad ogni modo, non avevo intenzione di mollare. Fare lo stalker è estenuante, e non riesco a credere che ci siano persone che si comportano così veramente. Per tutta la durata dell’esperimento, non c’è stata notte in cui non abbia dormito come un sasso. Ero esausta.

Ho deciso che la sera successiva avrei chiamato sua madre.

TERZO GIORNO

Io: Pronto? Parlo con la mamma di [Mister X]? Salve, sono la fidanzata di suo figlio. Come sta?
Mamma [dopo 20 secondi di silenzio]: Bene…

Ascoltami bene troia, fagli sapere che farebbe meglio a richiamarmi, oppure tu sarai la prima della lista per i miei ornamenti da caminetto. Intesi?
Chi è lei?

Un’amica.

Dopo la chiamata stavo malissimo. Non avevo mai minacciato qualcuno in quella maniera, ed è stato orribile. Ora ho capito come si sente davvero Courtney Love.

QUARTO GIORNO

Ero a corto di idee, così ho deciso di presentarmi dove lavorava con indosso una T-shirt che gli avevo rubato la prima sera. Non mi stava affatto male, e per completare l’effetto mi sono data un paio di schiaffi per far finta di essere sotto crack.

L’ufficio di X era vicino a casa mia, quindi potevo fare delle pause tra una stalkerata e l’altra, tornare a casa, farmi un caffè, guardare la fine di Cercasi Susan Disperatamente e poi tornare all’opera. Mi sono messa davanti alla finestra principale e ho cercato di attirare la sua attenzione per circa un’ora, poi sono entrata e ho aspettato che uscisse.

I suoi colleghi mi hanno detto che non mi voleva vedere e che me ne sarei dovuta andare. Ho iniziato ad urlare, “LO AMO, SONO INCINTA DI SUO FIGLIO, PER FAVORE FATEMELO TOCCARE, VOGLIO PARLARGLI.” Stronzate del genere, insomma. Probabilmente è scappato da un’uscita secondaria, perché dopo la chiusura non è più uscito nessuno.

Sono tornata a casa, ho pianto e ho cercato di tagliarmi i polsi. No, non l’ho fatto. Ricordatevi, non sono veramente pazza. Ma mi sono fatta una doccia e mi sono masturbata con il docciatore.

QUINTO GIORNO

Mi addormento dopo una notte di bagordi per essere svegliata dalla suoneria del cellulare. Era X. Ha iniziato a urlarmi addosso dicendomi che sapeva dove vivevo e che se non avessi smesso di infastidirlo avrebbe chiamato la polizia. Io gli ho risposto che lo amavo e ho riattaccato, troppo stanca per sostenere una conversazione.

Mi sarebbe piaciuto continuare, solo per divertimento, ma lui ha chiamato la polizia. Sono stata via per tre giorni e una volta tornata a Montreal i miei coinquilini mi hanno detto che era arrivata la polizia e che gli agenti volevano “discutere di una cosa” con me. Non volevo finire in prigione o ricevere un’ingiunzione restrittiva, così ho deciso di lasciar perdere.

Lo stalking è un’attività veramente impegnativa! Per circa una settimana non ho avuto una vita, cercando continuamente di entrare in contatto con Mister X. Se questa esperienza mi ha insegnato qualcosa, è che non sono così pazza come pensavo. Proprio così: in confronto allo stalker medio, sono una ragazza normale. Chi l’avrebbe mai detto?

(fonte: vice.com)

God of the week: incidenti di percorso

Da parecchio non ci si imbatteva in un God of the week automobilistico, ma era solo questione di tempo: il mondo dei motori ci ha sempre regalato grandissime soddisfazioni. God of the week!

Sfascia la Lamborghini: finge furto per truffare l’assicurazione

Sfascia la Lamborghini finge furto per truffare l'assicurazione

Fracassa in autostrada una Lamborghini Gallardo da 220 mila euro e 5.200 di cilindrata appena acquistata in leasing e, per evitare problemi con l’assicurazione, scappa e chiama la Stradale per denunciare la rapina dell’auto. Così un commerciante genovese di 22 anni si è trovato all’improvviso con una Lamborghini in meno e con due denunce penali in più. Tutto è successo ieri sera sull’A12 in direzione ponente. Il ragazzo, con a fianco un amico, ha imboccato l’autostrada a Genova Est. Il rettilineo ha consentito di lanciare la Lamborghini della quale però il guidatore ha perso quasi subito il controllo. Nella galleria che attraversa il Monte Sperone ha fatto alcuni testacoda e infine l’auto, accartocciata, si è fermata con gli airbag esplosi e i vetri in frantumi. I due sono scappati, hanno scavalcato la rete dell’autostrada e hanno chiamato la polizia sostenendo che due uomini a volto coperto si erano impossessati dell’auto. Sono state le telecamere autostradali e la Scientifica a smascherare il ‘furbetto’ che ha confessato. Il ragazzo è stato denunciato per simulazione di reato e calunnia. Sequestrato quel che resta della Lamborghini.
(fonte: repubblica.it)

God(s) of the week: quando ci vuole ci vuole

La rubrica “God of the week” prevede (come il titolo tende a rendere esplicito) che ogni settimana un mega idiota sia premiato da appletini (per la sua idiozia, per l’appunto). Ciò escluderebbe che nella stessa settimana vi possano essere più vincitori dell’ambito titolo: ma siccome a volte la vita prende una piega stramba e siccome, soprattutto, questo è il nostro blog e ci facciamo il cazzo che ci pare, oggi vi proponiamo non uno, ma ben due Gods of the week, oltre a quello che abbiamo già insignito l’altro giorno. D’altra parte, se lo meritano tantissimo!

Questo è il primo:

Usa, fermato ubriaco: canta i Queen nell’auto della polizia

Robert, un giovane arrestato dalla polizia statunitense per guida in stato di ebbrezza, è diventato una star del web grazie alle sue “doti” canore manifestate per un pubblico davvero insolito. Caricato sull’auto dagli agenti, Robert decide di ingannare il tempo fino alla stazione di polizia con una coraggiosa (quanto stonata) interpretazione di Bohemian Rhapsody, il celebre brano dei Queen. La sua performance è ripresa dalla telecamera fissa all’interno della volante e il video (registrato a novembre ma pubblicato solo pochi giorni fa su Youtube) sta facendo rapidamente il giro della rete.

 
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E questo il secondo:

Batman in Lamborghini per i bimbi malati

Fermato dalla polizia, le sue foto hanno fatto il giro del mondo. E’ un uomo d’affari

 Le foto di un uomo perfettamente vestito da Batman, fermato dalla polizia americana perché circolava con la sua ‘batmobile’ senza targa (in realtà una Lamborghini nera), sono finite sui giornali di mezzo mondo. Ma in realtà, è poi venuto fuori, si trattava comunque di un supereroe. Si tratta di un uomo d’affari di nome Lenny Robinson, che si veste così non per esibizionismo, ma per andare a trovare i babini ricoverati negli ospedali oncologici di numerose contee e regalar loro libri delle ‘sue’ avventure, il ‘suo’ simbolo a forma di pipistrello e un po’ di sogni. Rosenwald racconta che il suo amico ogni anno spende almeno 25 mila dollari in giocattoli, magliette e memorabilia varie, che regala ai bambini e che regolarmente autografa con la scritta ‘Batman’.

Ad ogni visita che compie con indosso la costosa ‘divisa’ di neoprene nera, suda terribilmente e perde un paio di chili di peso. L’ispirazione a vestirsi così gliel’ha data suo figlio, appassionato dell’eroe della Marvel, finito anche lui a collaborare con le attività benefiche del padre, naturalmente vestito da Robin. Robinson però non ha mai voluto pubblicizzare tutto questo. “Lo faccio solo per i bambini”, ha detto al suo amico giornalista, secondo cui anche il suo altruismo calza perfettamente con l’eroe di cui prende le sembianze.

Un ‘avvistamento’ di ‘Batman’:
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=DwO_NgsT0HM]

 

(fonte: repubblica.it)

God of the week: donne che “odiano” gli uomini

God of the week!!
Donna si introduce in casa di un uomo per costingerlo a subire sesso orale

 

Se una donna a te sconosciuta entrasse in casa e ti costringesse a fare del sesso orale tu cosa faresti?
È successo in Australia. Rebecca Helen Elder, 39 anni, è stata arrestata per aver fatto irruzione in casa di un uomo e averlo costretto a fargli del sesso orale. Qualcuno potrà sorridere nel pensare quanto tempo abbia potuto impiegare la donna a “convincere” l’uomo a subire quel tipo di “trattamento”, ma se fosse stato un uomo ad irrompere a casa di una donna?

Il giudice ha disposto una custodia cautelare con cauzione. Tra un mese si terrà l’appello.

(fonte: youtopic.it)

God of the week: Nord-Sud-Ovest-Est

Non potevano che essere Giapponesi, con la loro incondizionata fiducia nella tecnologia e la loro incredibile capacità di inventare cose e/o ritrovarsi in situazioni poco probabili (giusto perché oggi sono in vena di eufemismi).

God(s) of the week!!

Australia, cieca fiducia nel GPS: i turisti finiscono in mare

Australia, cieca fiducia nel GPS: i turisti finiscono in mare

Si sono fidati ciecamente delle indicazioni di un GPS e sono finiti in mare, con l’acqua alle caviglie e la loro macchina impantanata nel fango. E così tre studenti giapponesi in vacanza in Australia potranno inserire nell’album dei ricordi anche questa immagine surreale: la loro auto presa in affitto ferma a poche decine di metri da un traghetto. Il trio era diretto verso l’isola di North Stradbroke, nelle vicinanze di Brisbane, a 15 chilometri dalla costa. Il GPS, stando alle loro dichiarazioni, li rassicurava dicendo che avrebbero potuto proseguire la guida fino a destinazione. Complice la bassa marea i tre – età media 20 anni – si sono fidati del navigatore satellitare. Sono quindi rimasti bloccati nel fango e nell’acqua e sono stati costretti a chiamare i soccorsi.

(fonte: repubblica.it)

Australia, cieca fiducia nel GPS: i turisti finiscono in mare

God of the week: quando l’amicizia è più forte della morte

“Weekend con il morto”: porta l’amico deceduto in uno strip club

Un uomo è accusato di avere girato per un’intera serata con un amico deceduto in macchina, portandolo in alcuni bar e in uno strip club, prelevando anche del denaro dalla carta bancomat del trapassato.

Inizialmente si era diffusa la spiegazione che l’uomo, il 43enne Robert Young, volesse in questo moro onorare un ultima volta l’amicizia con il coetaneo Jeffrey Jarrett, che l’autopsia ha rivelato essere morto per un mix letale di alcol e droga.

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Successivamente, sembra anche su suggerimento del suo legale, Young ha cambiato la sua versione, giustificandosi sostenendo che non pensava che Jarrett fosse morto, ma solo svenuto o addormentato, e lo avrebbe portato in giro perché pensava si sarebbe ripreso da un momento all’altro.

(fonte: notizie.delmondo.info)