Skip to main content

Mese: Agosto 2007

Da tempo pensavo di dedicare un post all’uomo che ha dato una speranza a tutti gli idioti del pianeta:

Il virtuoso della rima baciata;

Il vate dell’endecasillabo sciolto;

Sua maestà il paroliere per eccellenza ma proprio di quelli esagerati ma bravi bravi bravi  che Mogol gli fa una sega;

Sua maestà, l’ottavo Re di roma, the voice, miglior scarpetta nel sugo:

Paolo Meneguzzi.

Cioè: parliamone, cazzo.

Io pensavo che le piaghe d’Egitto fossero una burla.

Anche perché se andassi da mia nonna a dirle che ho le piaghe certamente mi risponderebbe ‘ma che piaghe e piaghe d’Egitto..’ la qual cosa aumenterebbe la mia già solida certezza che tutto ciò che ha a che fare con l’Egitto in realtà non esista. E invece no. Dio c’è, ed è anche terribilmente incazzato. Non trovo altra spiegazione.

Voglio dire, fino a questo momento potevo lamentarmi giusto perchè, già che il supremo si è inventato gli Ottomani, in Italia avrebbe potuto metterci i TrePeni, tanto per distinguerci. E invece non solo ne abbiamo uno come tutti quanti, ma dobbiamo pure sopravvivere con l’incubo di testi come questo:

Sara vive da sola
Studia e poi lavora
Sara non ha paura
Sara è già più grande della sua età
Sarà fuori è felice
Dentro a volte è triste
Sara la vita è strana
Sara come sei sei solo tu

Oh Sara
Che cammini sotto il sole
Hai deciso di partire
Per cercare un’altra vita
Da seguire
Oh Sara
Che cammini verso il sole
Contro gli altri contro tutti
Tu vuoi vivere ogni istante
Della vita

Sara si sente sola
Sara ora è lontana
Chiama 2 volte al mese
Dice che per ora lei non tornerà
Sara ha un grande sogno
Vuole cambiare il mondo
Sara è un nuovo giorno
Sara come sei sei solo tu

Oh Sara
Che cammini sotto il sole
Hai deciso di partire
Per cercare un’altra vita
Da seguire
Oh Sara
Che cammini verso il sole
Contro gli altri contro tutti
Tu vuoi vivere ogni istante
Della vita

Tu lo sai che sei nelle mani tue

Oh Sara
Che cammini sotto il sole
Hai deciso di partire
Per cercare un’altra vita
Da seguire
Oh Sara
Che cammini verso il sole
Contro gli altri contro tutti
Tu vuoi vivere ogni istante
Della vita…

Eddai, su.

Io sono contro la pena di morte, dunque non proporrò di sopprimere codesto elemento (ma credetemi, mi sto sforzando). Propongo invece di esiliarlo in una piccola isola sperduta in compagnia di diciotto senegalesi omosessuali. La "raccolta firme" virtuale parte ora, chiunque sia interessato a fare il bene della propria nazione e dell’umanità intera può lasciare un commento a questo post. Se la partecipazione sarà consistente  potrò proporre di inserire una postilla sull’argomento all’interno della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Aiutaci a rendere il mondo migliore, vota ‘no’ a Paolo Meneguzzi!

p.s: Unendo i lineamenti del volto di Meneguzzi con una matita, si ottiene un pene.

Forse il miglior dio della settimana segnalato fino a questo momento.

SI CHIUDE I TESTICOLI CON UN LUCCHETTO PER ERRORE

Esagerare con gli alcolici può essere molto pericoloso. Un uomo la cui identità, per ovvi motivi, è stata mantenuta segreta, si è recato in un ospedale statunitense lamentando un piccolo problema ai testicoli. Di cosa si trattava? Niente di particolare, dopo essersi preso una sbronza di quelle che fanno perder conoscenza, l’uomo che se la spassava con il suo amico del cuore, si è risvegliato con un lucchetto chiuso attorno allo scroto. Sentendosi imbarazzato per quello che la gente avrebbe potuto dire, del resto andare in giro con un lucchetto tra le gambe non è proprio una cosa normalissima, l’uomo ha cercato di risolvere il problema da solo. Preso un seghetto per metallo e armato di coraggio ha cominciato la delicata operazione "nella speranza di liberare il compagno di mille avventure". A nulla i suoi sforzi sono comunque serviti, il lucchetto li stava e li è rimasto! L’unica cosa da fare, a questo punto, era recarsi in un pronto soccorso e chiedere l’aiuto dei medici. "In 13 anni – ha commentato il chirurgo chiamato ad intervenire – non avevo mai visto niente del genere". La sola cosa da fare era agire, subito, il lucchetto non poteva essere rimosso con un bisturi! Dall’ospedale, allora, i medici hanno chiamato uno specialista del settore, un fabbro. Questo, presa in mano la situazione, ha ridato la libertà al misterioso paziente che, così sostengono dall’ospedale, non ha subito alcuna ferita grave. Di certo il ricordo di questa esperienza gli servirà di lezione.

 

Ed ora, guardate questa immagine e chiedetevi quello che vi pare.

Sento diverse persone dire che cercano la felicità, che non la trovano, che è difficile, ecc, ecc, ecc.. Nella maggior parte dei casi si accontentano poi di cantare qualcosa di Vasco, tipo "uhuhuhuhuhuu dov’è questa felicitàààà", senza preoccuparsi del fatto che in realtà quella canzone fa cagare. Ne riporto fedelmente il ritornello:

 

basta che sia facile
basta che sia semplice
basta farsi fottere
basta che sia
Una storia semplice
Cielo senza nuvole
Un amore utile
Sempre alla ricerca
DOV’E’??
Uhòòòòò dov’è? Fin là!!
Dov’è?…uhuhuhuhuh! dov’è…
Questa felicità!!…

Oppure urlare "felicitààààààà" a squarciagola pensando a quanto sia bello il suo ultimo, fantastico singolo, ignorando che in realtà sia una canzone di un certo Lucio Battisti.

La mia personalissima posizione è che cercare affannosamente la felicità sia un po’ come andare in bicicletta prima dell’invenzione della ruota: una fatica della madonna e, quando scendi, la sensazione di averlo preso -e forte- nel culo. E mentre ti massaggi le chiappe  guardare l’orologio e pensare : Cazzo. Ci avrei messo meno a piedi.

bibi ruote quadrate