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Mese: Aprile 2010

Lista della spesa #7

Non apprezzo i nani da giardino. Nessuno apprezza i nani da giardino. Nemmeno chi li ha in giardino. Li comprano solo rovinare la giornata a voi che passando davanti alla loro proprietà vi trovate a dire   "certo che i nani da giardino fanno proprio cagare".
La soluzione c’è, e chi poteva trovarla, se non appletini.it?
Ecco a voi…

…lo Zombie da giardino!!

Lo potete acquistare per circa $90 qui.

Perle di saggezza

"É talmente brutto che dovrebbe stare in apnea per un mese nella piscina di Lourdes"

                                                                                                                                                    (lodpt1911 "the Chef" Mata)

Jesus dress up

Premessa: è fortemente sconsigliata la visione del seguente link ai cattolici ferventi e molto praticanti (poi non dateci la colpa se vi sentite offesi!). Per voi abbiamo un link alternativo e sicuro.

Per tutti gli altri…

http://www.jesusdressup.com

Nella barra verticale di sinistra vi sono pure le diverse occasiòni da scegliere: da non perdere la costumistica stile Star Wars. C’è pure il negozio on-line con i vari prodotti, un’ottima idea regalo per i vostri amici eretici.

CdA Appletini

CdACdA

In data 13/04/2010 alle ore 22:00 presso la CasaBar di QSFB si è riunito il Consiglio di Amministrazione di appletini.it, alla presenza dei seguenti associati:


  • QuandoSiFaBuio

  • il Sarto

  • Drago

  • lodpt1911 (alias Chef)

  • Santo Trafficante (presenza mistica)

  • Grappa di Foresto Sparso

  • Torta di rose burròsa al savòr di tòpa

  • Linvidia


Dopo apposita votazione, è stato incaricato di redigere il verbale lodpt1911, discutendo dei seguenti argomenti:


  • Il CdA si rifiuta categoricamente di guardare la puntata di “Porta a porta” con ospiti Simona ventura ed una sconosciuta tettona notata all’istante dal Drago;

  • Metodi di pubblicizzazione, espansione e dominio mondiale di appletini.it: approvati all’unanimità (anche dal Sarto, che solitamente non capisce un cazzo);

  • Derisione generale alle spalle di un certo tizio, amichevolmente rompicoglioni, pseudoblogger xenofobo della Domenica, sosia ufficiale di Vigor dei Ghostbusters II;

  • Telefonata disturbatrice del nostro accanito fan Ghidoni (presumibile argomento di discussione: tette);


Scaldato l’ambiente, siamo pronti per l’argomento clou del CdA: appletini night!


  • La prossima appletini night si terrà (previo accordo con dontomhanx che sta in terra straniera) tra la fine di Maggio e l’inizio di Giugno al pericolosissimo dito e la luna, sul monte di Coccaglio;

  • Interruzione momentanea per borrire all’unisono il Sarto che isiste nel voler guardare la puntata di South park di Tettalandia, mentre qua si sta discutendo di argomenti di fondamentale importanza per la sicurezza mondiale;

  • All’unanimità è stato sentenziato che la cosa fondamentale per la riuscita della festa è che il fede non stia al bancone;

  • Il CdA conclude all’unanimità che Cesare Cremonini sia sostanzialmente una testa di cazzo, ma tutti andrebbero a cena con lui perché è pieno di fighe;


Da qui in poi la discussione si è un po’ persa (come se prima non lo fosse): io riporto semplicemente i punti uno ad uno così come elencati nel verbale.


  • Ingresso/biglietto voto/foto/costume/numero;

  • Festa a tema;

  • Censimento (??);

  • Pausa fagolosi;

  • risarcire QSFB per l’ospitalità@CasaBar con possibilità di pagamento in natura tramite VIADOSMAT;

  • Puntata in radio;

  • Sigla;

  • Delusione generale per la mancata programmazione della replica di IOTUBO nel palinsesto di TeleLombardia;

  • FRIGO PER RAFFREDDARE LE BIRRE!!!;

  • Ci sono sempre i bastardi;

  • Anticipazione appletini night a Maggio perché a Giugno ci sono i mondiali!Oh figa!;

  • (Dopo mezz’ora, al termine di un’ampia discussione sui mondiali e non) oh, raga, AL TERMINE DI KAZAKISTAN – FIJI SI VA TUTTI A MANGIARE IL KEBAB DA UNDERTAKER A COMEZZANO, INDIPENDENTEMENTE DAL RISULTATO!!;

  • Fanculo ‘sta Repubblica di merda;

  • Terzo ciano;

  • Festa anni ’70 di inizio estate con limoncello premio.


Previa lettura del presente verbale e dopo unanime votazione, il CdA si scioglie alle ore 01:45, senza aver concluso praticamente un cazzo, che è un po’ il nostro stile di vita.

(Allego foto esplicativa del CdA)

CdA

Best of…

Ecco un "best of" che ricordo con immenso dolore:

mercoledì, 13 febbraio 2008


Ieri mi sono recato a sostenere l’esame di statistica.
Ora, l’esame di statistica è in assoluto uno dei più temuti dagli studenti di psicologia: uno si iscrive a psico per non aver più niente a che fare con la matematica per il resto della sua vita, convinto di aver già dato a sufficienza alle superiori, e si ritrova a smanettare tristemente una calcolatrice riesumata dal fondo di uno zaino Invicta usurato, che ti fa pensare a quanto sei vecchio.
La calcolatrice è la peggior nemica dell’uomo, mi verrebbe da dire. Poi ci penso e, forse, in realtà la peggior nemica dell’uomo è la sifilide. Ma comunque.
Mettiamola così: la mia calcolatrice è la mia peggior nemica. Punto. Quando presi il diploma di geometra due cose sapevo, o perlomeno credevo di sapere:

 
1. Non avrei mai fatto il geometra; ("è stupido, potevo incularmi le nuvole, invece di provare a fare il geometra", cantava Samuele Bersani);

 
2. Non avrei più utilizzato la mia calcolatrice scientifica, dimenticandone completamente le funzioni. All’occorrenza ne avrei usata una tipo quella che Berlusconi ci "regalò" all’entrata in vigore dell’euro, e l’avrei utilizzata per le tabelline, che stavo cercando di dimenticare.
Ora che ci penso, da chi li avrà presi i soldi per regalarci le calcolatrici?
Mah.

Comunque. Il primo punto è stato assolutamente onorato: per mia fortuna, ma soprattutto per quella altrui. Non ho mai fatto il geometra e ci sono ottime possibilità che non lo faccia per il resto della mia vita. Il secondo punto è stato onorato fino alla settimana scorsa, quando mi è venuto in mente che dovevo preparare l’esame di statistica. Prima di procedere, però, spenderei due parole su come ho rotto il rapporto con la mia calcolatrice, anni fa.

 
(QSFB esce dall’orale dell’esame di maturità e si reca subito a vendere i libri dell’ultimo anno. Fatto ciò si reca verso casa, con una sensazione di leggerezza infinita. Arrivato, entra nella sua stanza e vede la calcolatrice, appoggiata alla scrivania. Ne scaturisce il seguente dialogo):

 

QSFB: Sei morta, troia.

 
Calcolatrice: No, ti prego..

 
QSFB (con un cacciavite in mano): Erano anni che aspettavo questo momento..

 
Calcolatrice: No, no, per favore..

 
QSFB : Comincerò dal tasto coseno..

 
Calcolatrice: Senti.. ma perché non ragioniamo? Non potresti vendermi?

 
QSFB: La chitarra nuova me la posso pagare 80 euro al mese. Demolire la mia calcolatrice.. non ha prezzo!

 

Calcolatrice: Potresti vendermi e comprarci del fumo..

 
QSFB: Ti vendo.

 

Il fato vuole però che la calcolatrice non sia realmente di QSFB, ma in comodato d’uso da suo fratello. Ciò ne ha impedito definitivamente sia la distruzione che la vendita, ma essa è stata rinchiusa in uno zaino all’interno di un baule nello scantinato, apribile solamente con la formula magica  “Clatù Verata Nicto”.
Così la scorsa settimana mi sono recato in cantina, ho premuto il libro finto che mi portava al passaggio segreto, ho attraversato i cunicoli, ho sconfitto il drago sputafuoco, ho suonato l’organo fatto di ossa, ho fatto il culo quadrato ai nazgul, e finalmente mi sono ritrovato a tu per tu col baule. Pronunciata la formula magica, ne è uscito uno zaino Invicta e, al suo interno, la calcolatrice.

 
Calcolatrice
(fumando una sigaretta): Ci si rivede, eh?

 

QSFB: Ehm..si.

 
Calcolatrice: Che vuoi?

 
QSFB: Lo sai già, cosa voglio.

 
Calcolatrice: Ti costerà parecchio, lurido bastardo.

 
QSFB: Lo so. Andiamo.

 
Rassegnato, ho cominciato a preparare l’esame. Vi risparmio la pena dei dettagli. Quando ho scoperto che mi serviva anche il tasto coseno, ho avuto una crisi depressiva con tendenze suicide.
Insomma, ieri mi reco sostenere l’esame. Più o meno a 2/3 del tragitto (cioè a 80km da casa), mi assale un dubbio atroce.

Infilo la mano nello zaino.
La calcolatrice non c’è.
È scappata, la troia.

La mia mente corre in cerca di una soluzione alternativa al comprarne una al momento (due calcolatrici in casa?piuttosto non mi laureo). L’unica soluzione che mi viene in mente è di utilizzare la calcolatrice del cellulare, il che avrebbe sviluppato questo dialogo:

 

Prof: Scusi, ma lei non ha la calcolatrice?non si possono fare questi esercizi senza!

 
QSFB: Ehm.. certo, ce l’ho!

 
Prof: E dove sarebbe, scusi?

 
QSFB(indicando il cellulare): Proprio qui!  Certo che ne ha fatti di progressi la scienza, eh?

 
Prof: Lei è un idiota.

 
QSFB: Lo so.

 
Prof: Credo sia il caso che lei se ne vada.

 
QSFB: Lo credo anch’io.

 

Ho così escluso anche questa seconda opportunità, quando un lampo di genio ha pervaso la mia piccola mente: chiamo la mia amica che abita a Parma e di sicuro ha una calcolatrice da prestarmi. La chiamo, passo da casa sua, prendo la calcolatrice, ringrazio e corro all’esame. Nel frattempo lei, la calcolatrice sostitutiva, mi sta già prendendo per il culo, con frasi del tipo:

 
Calcolatrice: Guarda che io non funziono mica come l’altra, guarda che lo so che ci odi, me l’ha detto la tua calcolatrice ieri sera  in MSN.. hai visto che bel tasto coseno che ho?

 
QSFB: Muori.

 
Arranco fino all’aula, appena in tempo, saluto il professore, mi siedo, cerco la biro nello zaino..

Cazzo.
Non ho la biro.
Me l’ha rubata lei.
La troia.

 
Così, con nonchalance, mi rivolgo al professore:

 
QSFB
: Scusi..

 
Prof: Si?

 
QSFB: Ecco.. volevo chiedere se per caso qualcuno ha una penna da prestarmi.. temo di averla persa.

 
Prof (porgendomi una penna): Prego, tenga la mia.

 
QSFB: Grazie, molto gentile.

 
Prof: Si figuri. E comunque, presentarsi senza penna non è un problema. Pensi che una volta un pirla si è presentato senza calcolatrice!

Lista della spesa #6

Stressati dalla solita vita? Dal solito lavoro-casa-dormire? Il vostro fidanzato/a è pesante, il treno è in ritardo, la metro è affollata? Lo smog vi deprime? Ecco l’articolo che fa per voi!!

Infila una moneta, rompi un piatto!

E’ l’ora della pensione per i giochini antistress di gomma. Almeno così la pensano Katja Kublitz e Ronnie Yarisal i due artisti che hanno inventato la Anger Release Machine, ovvero il distributore automatico antistress. Capita a tutti di avere una giornataccia e voler letteralmente distruggere in mille pezzi qualcosa. Ora si può, senza necessariamente ricorrere ai preziosi cristalli impolveriti che affollano la credenza dal giorno del matrimonio.

Il funzionamento di questa macchina é identico a quello dei distributori di merendine e bibite ormai onnipresenti. Basta inserire una moneta, scegliere il pezzo da distruggere e godersi lo spettacolo. Ovviamente la scelta di elementi da distruggere è adeguata: ci sono dozzine di pezzi di fine porcellana cinese. Certe cose non hanno prezzo…

best of

Contributo "best of" dela settimana!



sabato, 01 dicembre 2007



Capita che la vita ci riservi percorsi eccentrici per arrivare a conclusioni che parrebbero invece a raggiungimento lineare; questo a volte fa incazzare, altre fa ragionare, a volte ridere, in alcuni casi non si sa proprio cosa pensare, ma la verità è una soltanto: la vita è pigra. Non lo siamo noi, non è il nostro modo di viverla: è lei, come entità più o meno astratta, ad esserlo. Potrebbe tracciare la retta (una e una soltanto) che parte dal punto A ed arriva al punto B, semplicemente, ma piuttosto che dannarsi a cercarla ti disegna un percorso a caso, del tipo “e mò so’ cazzi tuoi”. Qui sta la pigrizia.
E questo l’uomo lo sa : pensiamo alla nostra letteratura. L’Odissea, ad esempio. O pensiamo alla vita di alcune persone: pensiamo a Mauro Repetto.
Capita così, ad esempio, di perdere i documenti, di non poterli rinnovare causa “buchi neri” burocratici e di circolare per mesi senza patente né carta d’identità, sperando non ti fermino gli sbirri perché altrimenti stavolta sei nella merda davvero. Poi, come a volte (a me raramente, per la verità) accade, qualcosa cambia, qualcosa gira per il verso giusto. Perché così è la vita: un giorno ti scava una buca dietro la prossima curva di una strada a scorrimento veloce, il giorno seguente arriva sotto forma di aquila gigante e ti salva dalle fiamme del monte Fato.

Così ti giunge una telefonata nella quale ti comunicano che la tua residenza è arrivata e quindi puoi finalmente avere i documenti nuovi, servono soltanto tre fototessere.

Tutto qua.

Fantastico.

 
(QSFB raggiunge il paesino X, che conosce ma del quale non è esperto, e cerca un fototesseraio, per poi recarsi all’anagrafe del paesino stesso e farsi fare, finalmente, la carta d’identità: dopo aver vagato per un tempo relativamente breve, lo trova. Si avvicina alla porta d’ingresso. C’è scritto “spingere”. QSFB tira. La porta non si apre. QSFB riguarda la porta. C’è scritto “spingere”. QSFB spinge.
La porta non si apre.)

 
All’ingresso trovo esposto il seguenti orario:


L'immagine
“http://rasta81.interfree.it/Appletini/orario.jpg” non può essere
visualizzata poiché contiene degli errori.

Cominciamo bene.

Insomma, dopo aver ragionato una decina di minuti sul senso di questi orari ed aver concluso che non c’è, un senso, torno al problema principale: il negozio è chiuso. Sto già cominciando a pensare che la vita abbia ripreso a mescolare le carte, quando la porta si apre.

No, non quella del negozio. Quella di fianco.

Esce una ragazza, mi guarda intensamente, quel tanto che basta per pensare “stasera si ciùla”, ed invece si sviluppa il seguente dialogo:

 

Ragazza: Non c’è nessuno in negozio?

 

QSFB: No.

 

Ragazza: Ah, ok.

 
(la ragazza richiude la porta con gesto deciso. QSFB pensa due cose. Primo: stasera non si ciùla. Secondo: avrà a che fare col negozio?starà chiamando, che ne so, suo padre che mi aprirà sorridente?Bah. Attendo.)

 Passano una decina di minuti buoni: la mia limitata pazienza ma soprattutto la temperatura subpolare mi inducono a delineare immantinente uno stratagemma atto a risolvere l’arzigogolo. Così  mi avvicino alla porta e suono timidamente il campanello. Esce la ragazza.

 

Ragazza: Che c’è?

 
QSFB: Ehm.. siete voi quelli del negozio di foto?

 
Ragazza: Noi? No, no.

 
QSFB: Ah.. perché sei uscita chiedendomi se c’era qualcuno, credevo che..

 
Ragazza: No, no, non c’entriamo niente noi.

 
QSFB: Ah. Allora che cazzo volev.. cioè, non sapresti per caso dirmi come mai è chiuso?

 
Ragazza: Mah. Guarda, per quanto ne so, probabilmente il fotografo è al bar qui di fianco (indicando una tipica bettola bresciana).

 
QSFB: Ok, grazie!

 

(QSFB , pervaso da nuova linfa vitale, si reca fiducioso al bar di fianco.)

 

Guardo l’insegna: “Bar sport”. Non potevo aspettarmi di meglio, mi dico.

Entro. Lo scenario è tipico della bettolaccia di paese: ubriacone da banco in bilico sul suo stesso gomito (alle 4 del pomeriggio), televisore perennemente acceso anche se nessuno lo caga, esercente ultrabicentenario, sguardo di odio nei confronti dell’avventore sconosciuto.

Cioè io.

 

QSFB: Scusi..

 
Esercente: Vuoi uno specialino?

 
QSFB: Ehm.. veramente cercavo il tizio che fa le foto.

 
Esercente: Ah. Hai provato a guardare in negozio?

 
QSFB: …

 
Esercente: E’ stato qui fino a poco fa, ma poi è andato. Magari è in negozio.

 
QSFB: La ringrazio. Mi è stato davvero utile..

 
Esercente: Allora, non lo vuoi lo specialino?

 
QSFB: …

 
Esercente: …

 
QSFB: ..vada per lo specialino.

 
(l’esercente si volta, maneggia un’ottantina di bottiglie (presumibilmente a caso), poi si volta nuovamente e, con aria di sfida, porge un bicchiere colmo di liquido dal colore indefinito, quasi certamente tossico. QSFB lo butta giù senza domandare e, dopo aver sentito evaporare dal proprio corpo una decina d’anni di vita, paga e se ne va)

 

Esercente: A presto.

 

QSFB: Forse.

 

(nota: QSFB non incontrerà mai il tizio delle foto, anche se lo conserverà per sempre nel suo cuore. Si recherà in un centro commerciale e si farà immortalare da una tristissima macchinetta.
Che gli ciùlerà 1 euro.)