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Mese: Settembre 2010

Appletini night: IV edition!!

appletini.it e le associazioni Il dito e la luna, Escondida e Icaro vola di notte presentano:

APPLETINI NIGHT IV EDITION: LA FESTA DELLE MEDIE
Sabato 23 Ottobre, dalle 22.00,
presso l’associazione Il dito e la luna, via Pianora 6/8, Coccaglio
(BS)

Torna l’appletini night, l’evento mondano più gettonato nei peggiori bar di Caracas! Stavolta verremo catapultati nell passato: vi ricordate le feste delle medie? Bene, noi ci mettiamo i bicchierini con il nome a pennarello, il panino con la fettina di salame, la spuma bionda. Voi metteteci la fantasia: jeans a vita improponibilmente alta, magliette degli 883, fascia per capelli dei nomadi, brufoli, pettinature improbabili. calzature oscene, e quant’altro.
Non importa di che generazione siate: vi vogliamo come eravate alle VOSTRE feste delle medie.
E poi dj set, birra, chupitos, mojito, pincanello, tutto in perfetto stile appletini night. E se fate i bravi, anche lo specialino di QuandoSiFaBuio!
Come sempre, ad ingresso completamente libero.
Il tutto a IMPATTO ZERO: il materiale utilizzato sarà completamente biodegradabile!
Insomma, SIAMO TORNATI!!

Via col conto alla rovescia, allora: -25 giorni all’appletini night "festa delle medie"!

Tra pochi giorni sarà online il sito appletininight.info, con tutte le informazioni necessarie a rispondere alle domande che si formeranno nelle vostre testoline. Nel frattempo, iscrivetevi all’evento su facebook, cliccando QUI.

a Judas life #4

(Riassunto della puntata precedente: l’arcangelo Gabriele si reca dal padre di Giuda per annunciargli che diventerà padre di Gesù, ma egli si rifiuta e picchia l’arcangelo, che in alternativa si reca da Giuseppe. Giuda in quegli anni scopre anche che il suo vero nome è Lodato Sicario Mazzotti)


In quel tempo, Giuda e Gesù si trovavano spesso a giocare insieme. In genere si incontravano a casa del nazareno, per una serie di motivi molto validi:

1_ Giuseppe era fuori tutto il giorno per lavoro, e quindi la casa era semivuota. C’era Maria, certo, ma era quasi come non ci fosse: una signora molto riservata e dolce, come tutti gli appartenenti al segno della Vergine. Pure come ascendente aveva la Vergine. Giuseppe invece era Toro, ascendente falegname.

2_ Giuseppe, è risaputo, era un falegname, e costruiva tutto quel che poteva con il legno: infatti il primo nome di Gesù fu Pinocchio. Ma poi l’arcangelo Gabriele, che non aveva la minima intenzione di tornare sulla terra dopo aver preso una vigorosa malmenata dal babbo di Giuda, gli ricordò tramite mail che si era pattuito di chiamarlo Gesù, e così fecero. Giuseppe aveva una passione smisurata per il suo lavoro, e tutto in casa sua era costruito con legno di qualità: sedie, tavoli, armadi, pane.

3_ Anche il papà di Giuda (che tutti conoscevano come “il siòr Mazzotti”) era appassionatissimo al suo lavoro, e quindi anche nella loro casa tutto era costruito con la materia prima a disposizione: solo che il siòr Mazzotti lavorava in una ditta di corone di spine, e così le sedie risultavano un po’ scomode. I tavoli pure. Ma soprattutto il joypad della playstation.

Insomma, per tutte queste motivazioni ci si trovava sempre a giocare a casa di Gesù.

A Giuda, Gesù non stava molto simpatico. Ma con quella sua fissa per il metal, unitamente al fatto che era un teppistello, non aveva molti amici, e così si accontentava: il nazareno era molto gentile con lui. Inoltre, le sedie di casa sua non pungevano.

La situazione però era pesante: c’era da considerare anche il fatto che, a qualunque gioco si stesse giocando, Gesù vinceva sempre. E non è un modo per dire che vinceva spesso; vinceva sempre, il che risultava un tantino difficile da digerire, soprattutto per un ragazzino come Giuda. Vinceva a Street fighter (riusciva a finirlo con Zangief, non so se mi spiego), vinceva a flipper, vinceva a texas hold’em.

Quel giorno si giocava a Pro Evolution Soccer.

– Dai, Gesù, scegli la squadra.


– No, no, scegli prima tu, Giuda!

– Ok, fatti tuoi. Io prendo il Brasile. Ottimo.

– Io scelgo il Congo.

– Ma sei scemo?

– Credo nello sviluppo calcistico di questo paese.

– Ok, ok. Stavolta ti rovino, ciccio.


HIGHLIGHTS del match

La velocità dei brasiliani fa subito la differenza: dopo solamente sette minuti il Congo è costretto al fallo in area con relativo rigore.

Kakà sul dischetto: parato.

Nel corso della partita seguiranno altri ventuno rigori per i verdeoro: tutti parati. In occasione degli ultimi tre penalty il portiere Congolese si permette anche di fare lo sbruffone: ne para uno ad occhi chiusi, uno con una chiappa e, in occasione dell’ultimo, esce addirittura dal campo.

Palo.

Nel secondo tempo, cambio nelle file del Congo: esce un trequartista ed entra una gazzella, presumibilmente una mezza punta.

Tripletta.

A metà della ripresa Robinho esce spontaneamente dal campo per incamminarsi lungo la via di Damasco, in preghiera: Brasile in dieci.

All’ottantasettesimo, gol di mano di un attaccante del Congo. Non della gazzella, stavolta: lei le mani non le ha.

– Ehy, Gesù: era mano, cazzo!!

 
– Schh, hai presente Maradona? Ecco, è uguale. É la mano di Dio.

Risultato finale: Brasile 0-4 Congo. Quantomeno improbabile.

Fu così che Giuda decise di “sfidare” Gesù su di un terreno che gli fosse più congeniale: la pesca.

Egli era infatti un ottimo pescatore e possedeva un’attrezzatura semi-professionale, acquistata alla Decathlon di Nazareth: Gesù invece non aveva mai pescato in vita sua, ma era molto curioso al riguardo. In particolare, era attratto dall’idea di poter provvedere, con la pesca, a procurare una buona cena ai suoi genitori.

Ma sei sicuro di prenderne abbastanza?”, gli chiedeva Giuda.

Cominciamo a prenderne uno, che poi ci penso io”, rispondeva placidamente lui.

Così si allontanarono, dimenticandosi però di avvisare Maria che, intenta nella lettura dell’oroscopo di Solange, non si era accorta del fatto che i due ragazzini fossero usciti.

Se ne accorse soltanto all’ora della merenda.

Gesù, Giuda, è quasi pronta la merenda! Gesù, mi è rimasto solo un panino con la Nutella, ci pensi tu a farne saltar fuori due?”

Ma essi non risposero.

Così la vergine, allarmata, corse da Giuseppe, che si stava facendo una sega, infilando l’apposito manico da lui scolpito in legno nella lama di ferro predisposta al taglio, il che gli avrebbe permesso di impugnarla perfettamente ed utilizzarla per segare altro legno. Confezionava sempre da solo le sue seghe, per risparmiare.

– Giuseppe, Giuseppe, Gesù e Giuda non ci sono più!

 
– E dove sono?

– Secondo te, se lo sapessi, sarei qui a dirti ‘sta cosa?

– Uhm. Vero. Aspetta, chiamo Fausto e partiamo a cercarli.

Fausto era il cane di Giuseppe, un pastore nazareno: questa cosa aveva in passato creato alcuni attriti con l’ufficio tributi romano, il quale aveva inteso che Fausto fosse un componente della famiglia originario di Nazareth e dedito alla pastorizia, e si chiedeva il perché non versasse i contributi.

Ma comunque.

Fausto era un vero segugio: avrebbe ritrovato i ragazzi in breve tempo.

Il problema era la sciatica di Giuseppe: il pastore partì di gran carriera e Giuseppe lo perse in tempo record. Così si ritrovò senza figlio, senza amichetto del figlio e senza cane.

In realtà, nel frattempo, Fausto aveva effettivamente ritrovato i ragazzi che, vedendolo arrivare, si resero conto di non aver avvisato della loro gitarella. Così Giuda fu costretto a rilasciare i due pesci sole che aveva pescato, Gesù mollò le sei balene che aveva a sua volta colto all’amo e tornarono verso casa, costeggiando via Crucis.

A casa, anche Giuseppe era in preda alla disperazione. Come ritrovare i ragazzi ora che anche Fausto era sparito?

Ma in fondo era un uomo pieno di risorse: mandò un messaggio privato in facebook a McGiver, che fortunatamente era connesso.

Egli gli rispose immediatamente:

Caro Giuseppe, grazie per avermi contattato. Se tu avessi un elastico, ritrovare tuo figlio sarebbe molto semplice. Ma avendomi specificato che non sei munito di elastici, la cosa si fa maledettamente complicata. Ti suggerisco di ritrovare prima il cane, il quale in seguito ti aiuterà a ritrovare i pargoli. Come ritrovare il cane, non lo so: potresti provare con un elastico, ma non ce l’hai, oppure con una bistecca. O imitando un altro cane. O con un megafono, ma per costruirlo ti servirebbero degli elastici, e mi risulta che tu non ne abbia.

Insomma, vedi tu.

Distinti saluti,

McGiver”

Giuseppe lesse attentamente il messaggio e si decise per il richiamo canino: Fausto era un cane molto curioso e, non essendo quella una zona nella quale si potessero trovare molti suoi simili, sentire dei latrati avrebbe attratto di sicuro la sua attenzione.

Gesù e Giuda erano intanto sulla via del ritorno, quando ad un certo punto, da lontano, sentirono dei guaìti.

Bauuuuuuuuuuuuuu!!

Bauuuuuuuuuuuuuu!!

Fausto cominciò a correre e i due ragazzini, altrettanto curiosi, lo seguirono velocemente. Quei lamenti sembravano provenire proprio dal loro villaggio, che ormai stavano per raggiungere. Percorsero quindi Via dei Mille, presero il sottopasso che permetteva di oltrepassare l’autostrada, la Nazareth – Reggio Calabria, e sbucarono dietro Piazza Garibaldi, da dove sembrava provenire quel trambusto.Fu così che, girando l’angolo, scoprirono Giuseppe intento nel suo richiamo.

Bauuuuuuuuuuuuuuuuu!!

Bauuuuuuuuuuuuuuuuu!!


Al che Giuda, stupito, si voltò verso Gesù e gli disse, placidamente: “Ehy, Gesù, tuo papà abbaia!”

Fu così che nacque la bestemmia.



Meno male che è Venerdi

Diversi anni fa mi procurai un taglio al dito della mano con il pc.
Ieri mi sono procurato un taglio al dito del piede con un Crodino. Il dito medio. Cioè, non so se si chiami così anche quello del piede, comunque, per capirci, il dito col quale vi manderei affanculo se dovessi decidere di mandarvi affanculo col piede.
Proseguendo su questa improbabile scia, tra qualche anno potrei procurarmi la morte con, che ne so, un coltello in gommapiuma.
Comunque, visto che per motivi vari questa settimana la saga sulla vita di Giuda non è apparsa su queste pagine, per oggi volevo solamente lasciarvi con questo video a tema.

Radiotaksi: la puntata!!

Lo so, lo so: non stavate più nella pelle.
Ecco la puntata di radiotaksi dedicata ad appletini.it, andata in diretta Martedi a mezzanotte sulle frequenze di Radio Onda d’Urto.
Basta cliccare sull’apposito triangolino e vi si aprirà un mondo di idiozia (ma accompagnata da buona musica, sia chiaro).
Un’ora di trasmissione tra domande (e risposte) di vita, momenti di alta poesia e telefonate brasiliane.
Tutto questo perché appletini.it vi ama!
Buon ascolto!

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Chi la fa, l’aspetti


[youtube https://www.youtube.com/watch?v=1gfYa5l62QA&fs=1&hl=it_IT]

L’EX ARBITRO

Byron Moreno arrestato per droga

Il giustiziere dell’Italia ai Mondiali 2002 fermato all’aeroporto di New York: aveva 6 chili di eroina

L’EX ARBITRO

Byron Moreno arrestato per droga

Il giustiziere dell’Italia ai Mondiali 2002 fermato all’aeroporto di New York: aveva 6 chili di eroina

Il rosso a Totti in Corea del Sud-Italia
Il rosso a Totti in Corea del Sud-Italia

NEW YORK – L’ex arbitro ecuadoriano Byron Moreno, che fu decisivo per l’eliminazione dell’Italia durante i Mondiali in Corea nel 2002, è stato arrestato all’aeroporto John F. Kennedy di New York mentre cercava di entrare negli Stati Uniti con almeno sei chili di eroina nascosti addosso. Lo hanno reso noto fonti della Dea, la più importante agenzia antidroga statunitense.

ARRESTATO – Secondo tale fonte i doganieri americani hanno scoperto che Moreno, attualmente impegnato come commentatore sportivo in una radio e in canale tv del suo paese, aveva nascosto la droga nei suoi indumenti intimi.

BUFFON IRONICO – «Sei chili di droga? Secondo me Moreno li aveva già nel 2002, ma non nelle mutande, in corpo…». Prova a scherzarci su, Gigi Buffon, alla notizia dell’arresto di Moreno, ma la battuta è chiaramente amara perché riapre una ferita azzurra. «A parte le battute, quando gente di sport entra in vicende di stupefacenti, vuol dire che si sta raschiando il fondo del barile», aggiunge il portiere della nazionale, tra i pali già nel 2002 quando la direzione di gara dell’arbitro costò l’eliminazione degli azzurri. «Vuol dire anche – aggiunge Buffon – che si è perso il vero senso dello sport, che sarebbe anche quello di salvare tanti ragazzi dalla strada e da giri pericolosi, come quelli della droga».

Mi piace pensare che gli sia stata venduta da un italiano.

god of the week

Questa sera a mezzanotte, a sorpresa, e in rigorosa diretta, QuandoSiFaBuio sarà nuovamente ospite della trasmissione radiofonica RADIOTAKSI, sulle frequenze di Radio Onda d’urto. Si parlerà di… non lo sappiamo, di cosa si parlerà. Ma in giornata vedrò di raccogliere una serie di idee (idiote, ovviamente) per la puntata. Nei prossimi giorni provvederemo a caricare la puntata qui, sul vostro blog preferito di tutti i tempi, per chi se la fosse persa.

Potrete ascoltarci su queste frequenze:

99.6 MHz Brescia e provincia
  99.7 MHz Lago di Garda (BS)
  98.0 MHz Milano
  100.1 MHz Val Camonica (BS)
  100.1 MHz Lago d’iseo (BS)
  99.9 MHz Alta Val Camonica (BS)
  100.0 MHz Ponte di Legno (BS)
  102.8 MHz Val Trompia (BS)
  95.2 MHz Alta Val Trompia (BS)
  95.2 MHz Bagolino (BS)

www.myspace.com/radiotaksi
www.radiondadurto.org

Per ingannare la difficilissima attesa, nel frattempo godiamoci il nostro fantastico Dio della settimana.

Ingoia una costina intera e gli rimane incastrata nel retto

Le costine di maiale sono sicuramente uno dei cibi preferiti dalle persone quando si organizzano delle grigliate tra amici e probabilmente piacevano molto anche ad un 44enne proveniente da Taichung a Taiwan, tanto che è riuscito ad ingoiarne una intera.


L’uomo avrebbe ingoiato una costina lunga 4 centimetri e larga 3 facendola incastrare alla fine dell’intestino retto.

Il pezzo di carne era stato deglutito Venerdi scorso, ma apparentemente l’uomo non aveva avuto grossi problemi di digestione. La costina è passata dallo stomaco, attraversando poi l’intestino crasso e quello tenue.

Il giorno successivo però il viaggio del corpo estraneo si è fermato all’altezza del rettoe l’uomo si è accorto di avere qualche problema durante le sue faccende al bagno.

I suoi sforzi alla toilette sono serviti solo a far sanguinare il suo sedere. Trasportato d’urgenza all’ospedale, i medici hanno anestetizzato il fondoschiena dell’uomo per riuscire ad estrarre il corpo estraneo tramite una fessura larga appena un centimetro e mezzo.

Uno dei medici ha dichiarato: “Tra i tanti casi che abbiamo avuto allospedale, questo è sicuramente il più bizzarro”

Per prevenire che avvenga nuovamente un caso del genere, è stato anche realizzato un video dimostrativo.

* Fonte Absurdityisnothing

 

 

Oggi non ho molto tempo, ma nei prossimi giorni mi dilungherò sulla recentssima esperienza all’oktoberfest, e sul come anche stavolta mi sia trovato mio malgrado ad avere a che fare col mondo dell’omosessualità.
Nel frattempo vi annuncio che ho avviato una collaborazione col blog chiappechiareachiari, ed oggi ho esordito all’interno del blog stesso, precisamente QUI.