Primo Maggio
La redazione stampa di appletini.it e tutti gli altri organizzatori (una mandria di brutta gente, come sempre) vi aspettano domani e Domenica!!
La redazione stampa di appletini.it e tutti gli altri organizzatori (una mandria di brutta gente, come sempre) vi aspettano domani e Domenica!!
Il titolo corretto in realtà sarebbe "Mille buoni motivi per non andare a Venezia l'11 Giugno", giusto perché c'è Vasco all'Heineken Jammin festival.
Ma non parliamo di tutti i motivi, parliamo dei migliori tre. Quali sono? Ecco il podio:
Terzo posto: Le magliette di Vasco.
Secondo posto: Gli "ultras" di Vasco che rompono i coglioni agli altri che gruppi che suonano (mi permettete uno sfogo? Andate a fare in culo, idioti)
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=PAz14zXQoX4]
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=pqBAnH2D-Ls]
Primo posto: Vasco (testo e video mi sembrano più che eloquenti. Nel caso per voi non lo siano, beh, cercherò un modo carino per dirvelo: non avete speranze).
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=1CydZtP_XlA]
Venezia è probabilmente la più bella città al mondo. É unica. Visitatela, ne vale la pena. Ma per carità, non fatelo l'11 Giugno.
Il tempo passa inesorabilmente e schiaccia ognuno di noi in una morsa che lentamente ci ucciderà. Non è affatto una visione catastrofica delle cose: è esattamente quello che succede ogni giorno, ogni ora, ogni istante della nostra vita. Mentre pensiamo all'attimo appena passato perdiamo l'attimo presente e ci ritroviamo immediatamente catapultati nell'attimo futuro, a pensare che nell' ultimo istante passato, lo stesso che un momento fa chiamavamo "attimo presente", non abbiamo fatto altro che pensare all'attimo ancora precedente, perdendo così il senso e la realtà dell'attimo stesso, sprecato pensando a prima. Chiaro, no?
E poi ci lamentiamo di non aver tempo, rincorriamo una vita inesorabilmente più veloce di noi e vorremo giornate più lunghe per riuscire a fare tutto. Ma fare tutto, semplicemente, non si può.
Al limite possiamo darci l'illusione che sia così, ed è qui che entra in gioco il nostro articolo "lista della spesa" settimanale. Avete bisogno di più tempo? Ci pensa appletini, con un'apposita clessidra. Non potrete più farne a meno!
(Avevamo già trattato l'argomento "tempo" in passato, quando un nostro lettore mi scrisse alla "posta di quandosiFaBuio" a proposito di questo argomento. Nel caso foste interessati a rileggere la mia disquisizione completamente priva di senso, nella quale si scopre anche che Appio Claudio Cieco era un ottimo portiere di calcio, cliccate QUI).
God of the week di questa settimana è la redazione del TG5. La grafologa della quale si parla nel video, tra l'altro, è la stessa di cui avevamo parlato qualche tempo fa in QUESTO POST.
Mitici!
La lettera di Matthias Schepp, padre suicida delle due gemelline svizzere scomparse, analizzata dagli esperti del telegiornale Mediaset. Nessun problema, se non che la lettera non era l’originale, bensì una riproduzione tradotta dal programma di RaiTre, perché Schepp scriveva in tedesco. Così un servizio di ‘Chi l’ha visto’ smonta la ricostruzione degli esperti e attacca il tg.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=ve91CD4VYgk]
Con l'arrivo della bella stagione, i motociclisti/ motorinisti/ ciclomotorinisti/ motociclomotocarrozzettasgommainchiodavaamanetta di tutto il mondo spolverano i loro bolidi ed escono allo scoperto, con tutto ciò che ne consegue: giubbotto di pelle, pantaloni di pelle, scarpe di pelle, guanti di pelle, occhiali di pelle, pelle di pelle, organi di pelle, denti di pelle, pelle di pollo fatta da Apelle figlio d'Apollo, polli di pelle, eccetera. L'unica cosa non di pelle, tendenzialmente, è il casco, giusto perchè non credo sia consentito dalla legge utilizzare detto materiale per proteggere il cranio. Esso (il casco, intendo, non il cranio) è comunque parte integrante del corredo, anche perché obbligatorio: un tempo, nel caso fossi maggiorenne eri dispensato dal portarlo (in questo caso specifico parlo dei cosiddetti motorini). Se invece eri minorenne e ti pigliavano senza tale supporto di sicurezza ti ritiravano il mezzo per un mese (che poi, ho sempre pensato che essendo un mezzo, sarebbe stato più intelligente ritirarlo per mezzo mese. É lo stesso principio dello yogurt "intero": è intero perché ha tutti i grassi, mica la metà. Che cazzo.) e ti davano una multa di non ricordo quanto, ma non era nulla di eclatante. Oggi le pene si sono decisamente inasprite: il casco è obbligatorio per tutti e, se ti pigliano senza, ti portano in caserma, ti rifilano centodue frustate con apposite verghe di cuoio, ti impacchettano il motorino, lo riducono ad un cubo, gli imprimono a caldo la scritta "sono un coglione", e te lo spediscono a casa. Nel pacco hanno l'accortezza di inserire anche un paio di quelle verghe di cuoio, nel caso i tuoi genitori vogliano sfogarsi con te "casalingamente".
Da ciò si evince che il casco risulta essere molto importante.
Ma la domanda è: come essere cool, fashion, trendy, quando ti ritrovi in testa un affare che ricopre completamente il tuo cranio?
La "lista della spesa" di appletini, come sempre, risponde alle domande che il team appletini stesso si pone ("si faccia una domanda e si dia una risposta", direbbe Marzullo) ma che potrebbero interessare anche a voi.
Ecco la proposta di oggi: Siete calvi? Siete pervertiti? Siete geografi? Siete fruttoverduromani? Neurologi? Sportivi? Appletini ha il casco che fa per voi!
Ecco tornato un God of the week "calcistico". In questo caso non si tratta di papere varie, ma di esultanze particolari.
Stima!
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=QieyCqOVb-M]
Mezzogiorno. L’ora dell’afa, dei condor e del menù di Benedetta Parodi su Italia Uno. Il sole è perfettamente perpendicolare a QuandoSiFaBuio e al suo cappello da cowboy. Caldo, troppo caldo. Persino i pensieri si sciolgono: non ha nemmeno il tempo di pensare ad un cubetto di ghiaccio che già se lo ritrova bello che sublimato nella testa, a riempire di vapore acqueo il suo cazzo di cervello. Ma forse è meglio così: si è sempre chiesto se in un duello con le pistole sia davvero necessario pensare, o sia solamente una questione di riflessi. Forse gli conviene lasciare in stand by tutto il corpo tranne quel diavolo di collegamento tra la testa ed il braccio nella speranza che, così facendo, il tutto possa funzionare più velocemente. D’altra parte, pensare non è sempre cosa positiva: nel duello con Joe Carrera ci aveva quasi lasciato le penne, e tutto perchéquello stronzo di Mimmo l’Alsaziano gli aveva raccontato quella roba del cervello che funziona al contrario. Cioè, non è che funzioni proprio al contrario, però Mimmo dice che la parte destra del cervello controlla la parte sinistra del corpo e viceversa, o una roba del genere. QuandoSiFaBuio non ha mai avuto dimestichezza con queste cose: negli anni aveva rimediato diverse contratture alla gamba destra nel tentativo di ricordare da che parte fosse il “tirare”, quando si trovava di fronte alla porta dei saloon.
“Spingere”, cazzo. L’ingresso col calcio alla porta si fa quando c’è scritto “spingere”.
Insomma, quella volta con Joe Carrera, proprio nel momento in cui non avrebbe dovuto pensare ad uno stracazzo di niente si era messo ad elucubrare su tutta ‘sta cosa del cervello, degli emisferi, del destro che controlla il lato sinistro, e quasi si prende una pallottola in pieno petto. Anzi, in realtà l’ha presa davvero, più o meno.
È che quando i pensieri partono, partono; non riesce mica a farci niente. Il suo cervello si è messo in moto e non c’è stato nulla da fare: ha potuto solamente starsene lì ed assistere al dibattito.
“Senti un po’, emisfero destro. Com’è che tu controlli la mia parte?”
“Cazzo vuoi?”
“Io sono l’emisfero sinistro, dovrei controllarla io la parte sinistra, mica tu.”
“Non l’ho mica deciso io, cazzone. Sono nato così”.
“Si, beh, però è roba mia”.
“E tu, allora? Fai la stessa cosa. Controlli la mia parte.”
“Beh, io però ce l’ho il permesso, tu no”.
“Permesso? Quale permesso?”
“Ecco qua. Permesso ufficiale, ciccio. Con tanto di firma dell’autorità”.
“Questa è una multa per divieto di sosta, coglione. Ed è firmata dal comandante dei vigili di Scanzorosciate: sai che autorità. Menti perché non sai fare nient’altro. Sei un cazzo di fallito”.
“C… cosa? Fallito? Io? Io sono un fallito? Beh, lo vuoi sapere cosa fa questo fallito mentre tu vai a giocare a calcetto il Mercoledi sera con la tua cazzo di maglia di Cristiano Ronaldo? Eh? Lo vuoi sapere? Mi scopo tua moglie, cornutazzo!”
“Adesso vengo lì e ti spacco il culo”.
“Accomodati pure, idiota. Sono un emisfero cerebrale: non ce l’ho, il culo”.
Inutile precisare che, in questo lasso di tempo, Joe ha sparato.
Per fortuna QuandoSiFaBuio sapeva che Joe Carrera mira sempre al cuore: è bastato il suo santino metallizzato di Roberto Baggio nel taschino della giacca per accusare il colpo senza fare una piega, e rispondere al fuoco. Wikipedia gli aveva salvato il culo ancora una volta.
Ma stavolta non può permettersi tutto ciò: questo nemico è imprevedibile, astuto. Maledettamente preciso. Non ha una traiettoria prediletta: spara e uccide. Testa, cuore, stomaco, lo decide al momento: puro istinto. Questo non è un dilettante: è il miglior cazzo di pistolero di tutta la sponda Ovest del fiume Oglio. È il mito vivente. È leggenda.
È Fakkar Gibellini.
Fakkar Gibellini è davvero il migliore. Da qualche anno è diventato lo zimbello di tutti a causa di quel suo problema di eiuaculazione precoce: lo chiamano “Quechua”, da quando quegli stronzi hanno inventato le tende che si “montano in due secondi”.
E lui è incazzato. Molto incazzato.
“E così tu saresti QuandoSiFaBuio, quello che ha eliminato Joe Carrera.”
“Esatto. E tu sei Fakkar Gibellini, quello che monta in due secondi.”
“Pagherai per la tua ironia. Non hai paura, pivello?”
“Paura io? Tu dovresti avere paura! Io ho fatto fuori Joe Carrera!”
“Sai che difficoltà. Joe Carrera era cieco.”
“Tipo Nedved?”
“Cieco con la “i”, idiota. Non vedente.”
“Aaaah. Avevo capito “ceco” della Repubblica Ceca. Che strana cosa, gli idiomi, eh? Pensa che mio zio una volta…”
“Taci! Ora perirai con dolore. Hai un ultimo desiderio? Se si, esprimilo.”
“Certo che ce l’ho! Voglio ucciderti.”
“Ahahah!! Ma questo non è un ultimo desiderio. Devi esprimere un ultimo desiderio perché io ucciderò te."
“Beh, ma tu mi hai chiesto se ho un ultimo desiderio, io l’ho espresso e adesso devi farti uccidere. Un ultimo desiderio è un ultimo desiderio. Lo dice il codice di regolamentazione dei pistoleri sponda Ovest dell’Oglio Bresciano, distretto 4.”
“Beh, si, cioè, questo è vero, però, che cazzo, uno esprime l’ultimo desiderio prima di morire, ma se tu uccidi me poi non muori, e allora non è più l’ultimo desiderio, quindi non vale. È cimbola.”
“Cimbola?”
“Si, cimbola. A monte, tutto a puttane. “
“Se tu usi cimbola, io uso specchio riflesso se ti muovi sei un cesso. E ti uccido.”
“Non vale, l’hanno bandito e lo sai. Anche polenta marrone se ti muovi sei un coglione non si può più utilizzare. Devi cambiare desiderio, neofita del duello. Avanti, scegline un altro.”
“Ma io non ne ho un altro! Io ti voglio uccidere!”
“Ma non puoi! Per essere l’ultimo desiderio dovresti uccidermi e poi uccidere te stesso, ma io non mi fido di uno che spara a un pistolero cieco. Non lo faresti.”
“Chiaro che non lo farei, non sono mica un idiota. Senti, facciamo così: io ti uccido. Poi non uccido me stesso, ma ti prometto che non formulerò più nessun desiderio per il resto dei miei giorni, compreso il momento prima di morire. Così questo sarà l’ultimo desiderio, anche se dovessi campare altri cent’anni!”
“Non so… non mi convince.”
“Senti, facciamo così: prenditi il tempo che ti serve e pensaci. Nel frattempo… senti, tu hai Sky?
“Certo che ce l’ho. Perché?”
“Mah, visto che è Mercoledi… birretta e Champions League?”
“Uhm… si. Birretta e Champions League.”
“Dai, andiamo. Senti un po’, secondo te con che parte del cervello si guarda una partita di calcio?”
“Eeh?”
“Lascia perdere.”
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=xGIKQnqSoNk]
L'Oriente ha dato e darà molto alla nostra rubrica "God of the week". Noi possiamo anche scervellarci per inventarci cazzate, ma quando ci si mettono loro non ce n'è davvero per nessuno.
God of the week!!
(Il team di appletini.it ringrazia sentitamente per l'affetto dimostratoci con le novantatre visite di ieri. Le spiegazioni possono essere due: la prima è che appletini sia un fichissimo blog. La seconda, che ritengo essere moooolto più attendibile, è che ci sia un sacco di gente che non ha un cazzo da fare. Tipo voi, ad esempio. E ovviamente noi. É bello sentirsi una grande famiglia unita dal fancazzismo).
Ricordiamo a tutti la festa di domani sera con DJ set by appletini.it. Il nostro diggei ufficiale Linvidia non sta nelle palle! No, come diavolo era? Ah, si: non sta nella pelle!
Nel caso qualcuno di voi non l'avesse ancora fatto, vi invitiamo ad iscrivervi alla nostra pagina facebook, anche perché ci sono in palio ricchi premi: ogni anno, intorno a Natale, ci roviniamo regalando un pacchetto di Fruit Joy ad un fortunato estratto, che in genere risulta misteriosamente essere lo zio o il cugino di qualcuno dello staff. Non perdete questa possibilità ("devi devi devi… masticar!")!
(14 aprile 2011)
A bordo delle macchinette l'uomo effettua addirittura una manovra azzardata: fermo al semaforo, decide di superare la macchina che lo precede invadendo la corsia opposta, rischiando la collisione. Pochi minuti più tardi lo stravagante pilota è stato fermato dalla polizia stradale
(Repubblica.it)
Bazzicare per aeroporti è una noia mortale. Intendo dire, uno è contento perché se ci si ritrova presumibilmente lo fa per partire, e viaggiare è meraviglioso. Però, in sé, l'aeroporto è una rottura di coglioni. Che poi ti ritrovi sempre davanti quello che ha il bagaglio a mano troppo grande, quello che voleva portarsi in volo un pacco famiglia di mini ciccioli ("non pensavo non si potessero portare in volo"), quello con la bottiglia di whisky che si rifiuta di lasciarla in aeroporto perché l'ha pagata più del biglietto aereo ("e allora adesso me la bevo tutta qui al check-in, teste di cazzo!"), ecc ecc.
Fossimo quantomeno dei trafficanti internazionali di droga o denaro (cioè, magari qualcuno di voi lo è: in tal caso, fatemelo sapere. Alla svelta, anche) avremmo almeno quel brivido lungo la schiena quando il bagaglio passa e gli addetti alla sicurezza controllano ossessivamente quello schermo: in realtà stanno giocando a "Find Wally", fantastico giochino anni '80 nel quale devi trovare questo tizio
all'interno di simpatici schemini tipo questo:
Ok, qui lo schema si vede un po' piccolo, ma il senso l'avete capito.
Ora sapete perché i tizi degli aeroporti non staccano gli occhi da quel fottutissimo schermo: "Find Wally" è la seconda causa di cecità al mondo, dopo youporn (guardano anche quello, ovviamente).
Comunque, qui entra in gioco la nostra "lista della spesa": quale articolo possiamo offrirvi noi di appletini.it per spezzare la noia da aeroporto e creare un diversivo efficace, divertente ed oltremodo simpatico?
Beh, ovviamente gli "adesivi da valigia"!
Agghindate i vostri bagagli con questi fantastici supporti appiccicaticci e fate in modo che gli operatori di sicurezza aeroportuale diano un senso ai soldi che prendono.
Potete scegliere tra l'accattivante malloppo di dollarozzi
ed il suggestivo carico di cocaina
Mi raccomando, non fateveli mancare!
p.s: Nel caso nascano problemi a causa di questi adesivi, evitate di nominare appletini.it: abbiamo già i nostri problemi con la giustizia. GRAZIE.