God of the week
God of the week!!
La versione norvegese di Google Street View è stata appena inaugurata e c’è già chi si prende la briga di ispezionare ogni pixel per scovare qualche stranezza catturata dall’obiettivo della Street Car. E non bisogna cercare poi tanto: nella città di Bergen due uomini vestiti da sommozzatori si sono messi in posa e hanno aspettato l’arrivo dell’auto seduti nella strada principale di un quartiere residenziale. Subito dopo si sono alzati e hanno rincorso la vettura brandendo nell’aria due grosse fiocine da pesca.
Il ventisettenne svedese identificato con il solo nome di Joe sostiene di aver bevuto una intera bottiglia di vodka prima di collassare per il resto della nottata in un coma profondo. Ma i suoi amici sono in grado di raccontare qualche dettaglio in più e spiegano che a cena Joe urlava che voleva un tatuaggio da ubriaco e, guarda caso, proprio dietro l’angolo c’era un negozio di tatuaggi.
Il tatuatore ha quindi dato a Joe quello che desiderava, ma solo a una condizione: la scelta del soggetto l’avrebbe fatta l’artista. Questo, amici, è come si fa a finire con il tatuaggio di un pene di 16 centimetri sulla gamba.
Scambia collega per una lepre e spara due colpi, ferito alle gambe un 60enne
Lecce (Salento) – Un uomo di 60 anni è stato scambiato per una lepre da un cacciatore in battuta nelle campagne salentine. Il 60enne è stato raggiunto alle gambe da due colpi di fucile.
L’incidente è avvenuto nei giorni scorsi nelle campagne di Carmiano (Le), ma la notizia si è sparsa solo ora. La vittima O.S., cacciatore 60enne di ferito alle gambe, per fortuna non in maniera grave, da un giovane cacciatore provetto. E gli è andata pure bene: anche l’anno scorso si è verificato un episodio similare, ma con conseguenze ben più gravi. Un giovane cacciatore di Carmiano, infatti, fu ferito a morte dal suo fucile durante una battuta di caccia nelle campagne tra Veglie e Porto Cesareo.
La caccia è comunque uno sport salutare e interessante, ma comporta anche dei rischi. Due colpi di fucile esplosi, a quanto pare, da una posizione che forse non consentiva di vedere chiaro se dietro al cespuglio a muoversi c’era una lepre o un collega appostato. Il giovane non sembra aver riflettuto abbastanza. Forse non c’era nemmeno il tempo per pensare. Questo perché il rapido movimento degli arbusti non avrebbe lasciato dubbi al cacciatore sul fatto che quella dietro ai cespugli fosse una lepre. Ha fatto esplodere, così, i due colpi ad una distanza molto breve. Centrato in pieno sì, ma il suo collega. Le urla dell’uomo colpito alle gambe si sono subito udite e soccorso poi dall’amico è stato portato all’ospedale San Giuseppe da Copertino dove i sanitari hanno riscontrato per fortuna ferite superficiali ai polpacci e ai piedi causate dai pallini esplosi dal fucile. Ne avrà per dieci giorni.
Un contadino boliviano è stato ucciso da migliaia di formiche che lo hanno mangiato vivo. L’agricoltore 42enne si era addormentato sotto un albero, probabilmente dopo essersi preso una sbronza. L’uomo ha scelto il luogo sbagliato perché infestato dai piccolissimi insetti, evidentemente molto aggressivi. Una volta addromentatosi, le formiche lo hanno avvolto completamente uccidendolo.
A raccontare la storia raccapricciante è stato il capo della polizia di Beni, il piccolo centro dove è avvenuto il fatto. Rolando Ramos ha spiegato che probabilmente ubriaca la vittima, Santiago Ortiz, si era addormentata sotto un albero infestato da formiche particolarmente aggressive e che è stata uccisa dai loro morsi. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, ha precisato Ramos, l’uomo era già deceduto ma il suo corpo era ancora ricoperto di insetti brulicanti.