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God of the week

É il momento di proclamare il nostro God of the week: questa settimana il premio è assegnato ad una coppia. Sono i tizi che (su segnalazione di linvidia)  mi han fatto più ridere in assoluto negli ultimi giorni. Mitici!!

Gods of the week!!

Norvegia, tutti in posa per Street View

La versione norvegese di Google Street View è stata appena inaugurata e c’è già chi si prende la briga di ispezionare ogni pixel per scovare qualche stranezza catturata dall’obiettivo della Street Car. E non bisogna cercare poi tanto: nella città di Bergen due uomini vestiti da sommozzatori si sono messi in posa e hanno aspettato l’arrivo dell’auto seduti nella strada principale di un quartiere residenziale. Subito dopo si sono alzati e hanno rincorso la vettura brandendo nell’aria due grosse fiocine da pesca.

 

Norvegia, tutti in posa per Street View

Norvegia, tutti in posa per Street View

 

Norvegia, tutti in posa per Street View
(fonte: Repubblica.it)

God of the week

Mitico God of the week!!

Si sveglia dalla sbornia con un pene di 16cm tatuato sulla gamba

Pare che di racconti di persone cadute in blackout alcolico e svegliatesi con strani tatuaggi sul corpo sia piena la storia dell’umanità. (O almeno, fin dalla scoperta delle sbornie). Ecco perché è assolutamente raro che una cosa tanto comune veda l’attenzione dei media. Però non è certo cosa da tutti i giorni vedere qualcuno con un pene tatuato in modo permanente sul suo corpo.

Il ventisettenne svedese identificato con il solo nome di Joe sostiene di aver bevuto una intera bottiglia di vodka prima di collassare per il resto della nottata in un coma profondo. Ma i suoi amici sono in grado di raccontare qualche dettaglio in più e spiegano che a cena Joe urlava che voleva un tatuaggio da ubriaco e, guarda caso, proprio dietro l’angolo c’era un negozio di tatuaggi.

Il tatuatore ha quindi dato a Joe quello che desiderava, ma solo a una condizione: la scelta del soggetto l’avrebbe fatta l’artista. Questo, amici, è come si fa a finire con il tatuaggio di un pene di 16 centimetri sulla gamba.

God of the week

Su segnalazione di linvidia, ecco il Dio della settimana:

Scambia collega per una lepre e spara due colpi, ferito alle gambe un 60enne

Lecce (Salento) – Un uomo di 60 anni è stato scambiato per una lepre da un cacciatore in battuta nelle campagne salentine. Il 60enne è stato raggiunto alle gambe da due colpi di fucile.

L’incidente è avvenuto nei giorni scorsi nelle campagne di Carmiano (Le), ma  la notizia si è sparsa solo ora. La vittima O.S., cacciatore 60enne di ferito alle gambe, per fortuna non in maniera grave, da un giovane cacciatore provetto. E gli è andata pure bene: anche l’anno scorso si è verificato un episodio similare, ma con conseguenze ben più gravi. Un giovane cacciatore di Carmiano, infatti, fu ferito a morte dal suo fucile durante una battuta di caccia nelle campagne tra Veglie e Porto Cesareo.

La caccia è comunque uno sport salutare e interessante, ma comporta anche dei rischi. Due colpi di fucile esplosi, a quanto pare, da una posizione che forse non consentiva di vedere chiaro se dietro al cespuglio a muoversi c’era una lepre o un collega appostato. Il giovane non sembra aver riflettuto abbastanza. Forse non c’era nemmeno il tempo per pensare. Questo perché il rapido movimento degli arbusti non avrebbe lasciato dubbi al cacciatore sul fatto che quella dietro ai cespugli fosse una lepre.  Ha fatto esplodere, così, i due colpi ad una distanza molto breve. Centrato in pieno sì, ma il suo collega. Le urla dell’uomo colpito alle gambe si sono subito udite e soccorso poi dall’amico è stato portato all’ospedale San Giuseppe da Copertino dove i sanitari hanno riscontrato per fortuna ferite superficiali ai polpacci e ai piedi causate dai pallini esplosi dal fucile. Ne avrà per dieci giorni.

 

God of the week

Chi mi conosce sa perfettamente quanto io stimi, ami e riverisca Vasco Rossi, per le emozioni che ci ha saputo regalare con i suoi pezzi. Su tutti mi permetto di citare "bollicine", canzone il cui testo raggiunge vertici lirici raramente eguagliati nella storia della musica e della poesia contemporanee (non posso nascondere che, quando dice "bevi la coca cola che ti fa digerire", ancora oggi sento un brivido lungo la schiena, nonostante siano passati tanti anni). Con questo pezzo peraltro vinse il Festivalbar 1983, importantissima manifestazione che raccoglie solamente il meglio del meglio del meglio della musica italiana, annoverando tra i suoi vincitori nomi quali Nek, Baccini  e i ladri di biciclette, Lunapop, Scialpi (senza dimenticare il riconoscimento assegnato alle "las Ketchup" nel 2002, anno nel quale vinsero il cosiddetto "Premio internazionale" con la poesia (mi permetto di chiamarla così, dato il contenuto) intitolata "Asereje", della quale trovate qui il video e qui la traduzione del testo in italiano)
Non aprirò parentesi sulle qualità canore di Vasco.
Bene, dopo aver fatto crederer a mezza Italia che "Generale" fosse un suo pezzo (ma qui non è colpa sua, sono gli italiani che musicalmente, per dirla allla Sgarbi, sono delle "capre ignoranti". Vasco ci ha soltanto marciato sopra), ecco finalmente uscito il nuovo attesissimo singolo, il primo dei presumibili venticinque singoli tratti dal suo album annuale, che verranno passati in radio finché non verranno subliminalmente fischiettati da tutti. Il titolo è "Ad ogni costo" ed altro non è che una cover di "Creep" dei Radiohead, con testo tipicamente "Vaschiano" (o "Rossiano", se preferite, o "VascoRossiano", insomma, ditela come cazzo vi pare), sapientemente spiaccicato sopra la musica originale.
Non commenterò l’operazione, e non infierirò: stavolta sarebbe davvero troppo facile.
Semplicemente, God of the week.

God Of The Week


Su segnalazione di un’anonima appassionata del nostro blog (anonima per voi, mica per me) rientriamo dalle ferie con il nuovo God of the week. Non che ‘sto tizio faccia nulla di particolare, o di particolarmente stupido (come spesso e volentieri i nostri Gods fanno), ma a me fa schiattare.

God Of The week

Nuovo God of the week gentilmente segnalatoci da Paolo Festa:

 

Fa pennichella,mangiato da formiche

Bolivia, contadino dorme sotto albero

Un contadino boliviano è stato ucciso da migliaia di formiche che lo hanno mangiato vivo. L’agricoltore 42enne si era addormentato sotto un albero, probabilmente dopo essersi preso una sbronza. L’uomo ha scelto il luogo sbagliato perché infestato dai piccolissimi insetti, evidentemente molto aggressivi. Una volta addromentatosi, le formiche lo hanno avvolto completamente uccidendolo.

A raccontare la storia raccapricciante è stato il capo della polizia di Beni, il piccolo centro dove è avvenuto il fatto. Rolando Ramos ha spiegato che probabilmente ubriaca la vittima, Santiago Ortiz, si era addormentata sotto un albero infestato da formiche particolarmente aggressive e che è stata uccisa dai loro morsi. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, ha precisato Ramos, l’uomo era già deceduto ma il suo corpo era ancora ricoperto di insetti brulicanti.