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Come sconfiggere un pinguino

Come tutti ben sanno, il pinguino è uno degli animali più feroci al mondo. Esso rappresenta la terza causa di morte per l’uomo, dopo la red bull e il big mac menù maxi. Il suo becco acuminato è in grado di dilaniare un palazzo di quattro piani in cemento armato nel giro di pochi millenni.

Proprio grazie al becco, rappresenta anche la seconda causa di cecità per l’uomo, secondo solo alla masturbazione.

Contrariamente a quanto si possa pensare, i pinguini non trascorrono il loro tempo camminando da imbecilli lungo la circonvallazione di un qualche circolo polare. Sono tra noi. Nella maggior parte dei casi si travestono da gallina, ma i più scaltri hanno una capacità trasformistica incredibile: si camuffano da tartaruga, da tazza del water, da banchiere.

Un capodanno di tanti anni fa ho rischiato la morte da pinguino: si era travestito da raudo.

Fanno anche i kamikaze, i bastardi.

Come reagire a questa calamità? Come fermare i pinguini prima che conquistino il pianeta? Come possiamo noi, di fronte all’imperiosa stazza fisica e al genio incommensurabile di questi uccelli appartenenti all’ordine degli Sfenisciformi, risolvere la situazione?

Nel recente ritiro spirituale montano al quale ha preso parte parte del team di appletini.it (che bello mettere la parola “parte” due volte di fila) il nostro associato Mata ha proposto una soluzione che tutti i presenti hanno ritenuto quantomeno illuminante, e probabilmente risolutiva.

Il coppino al pinguino.

Con il sostantivo “coppino” si intende in genere la parte posteriore del collo, detta anche nuca. A livello popolare, il coppino è universalmente riconosciuto come uno schiaffo secco e possibilmente doloroso dato per l’appunto alla parte posteriore del collo, in genere senza cattiveria, per puro spirito sportivo.

Esistono centinaia di tipi di coppino, ne citerò solamente alcuni: coppino rotante, coppino mortal kombat, coppino al volo, coppino di Hulk Hogan, coppino con mazza chiodata (please: don’t try this at home!), coppino da 1€ un solo gusto. E molti altri.


Ecco un esempio di coppino rotante.



Ora che avete capito come funziona, proseguiamo.

Come dicevo, Mata ha trovato una soluzione all’imminente dominio del mondo da parte dei pinguini, il già citato “coppino al pinguino”.

Il funzionamento è elementare: nel momento in cui scopri che il tuo vicino di casa, il gommista, tua moglie, la busta dei quattro salti in padella, o qualunque altra cosa, è un pinguino, devi coppinarlo. La regola è solamente questa: coppinarlo abbastanza forte da provocarne la caduta a terra.

Se il pinguino cade, è fottuto.

Ma non perché, a differenza di quanto probabilmente starete pensando, il fatto che sia a terra lo renda vulnerabile ad un ulteriore attacco, ma semplicemente perché il pinguino, una volta a terra, non si rialza più, indipendentemente da quanto si sia fatto male.

Perché, chiedete?

Domanda legittima, alla quale Mata ha risposto lapidariamente.

Il pinguino non ha le ginocchia.

E poi ha anche aggiunto: pròa tè a tiràt en pè sensa zinòcc. (trad. prova tu a guadagnare la posizione eretta senza ginocchia).

Io ho istintivamente pensato che, girandosi sulla schiena e facendo leva sugli addominali, la cosa fosse in realtà possibile.

Ma il pinguino non ha addominali.

La domanda seguente è dunque stata: supponiamo di coppinare tutti i pinguini del mondo. Una volta che sono tutti a terra, che cazzo ne facciamo?

La prima opzione è quella più ovvia: lo spiedo al castello di Greyskull.

Questo perché lo chef della residenza di He-man è il più rinomato spiedista di pinguini del mondo, oltre ad essere l’ex cuoco della nazionale di calcio. É un tantino fissato con la Nutella, ma è un bravo ragazzo.

Inoltre, he-man è molto ospitale. Spesso a casa sua alloggia anche McGiver, e questo rende possibile cucinare un ottimo spiedo avendo a disposizione solamente un pacchetto di Big Babol all’uva, una lima per unghie ed una copia della rivista “le casalingue”.

McGiver riesce ad imbastire uno spiedo di pinguino senza nemmeno avere i pinguini.

Comunque, arenatasi l’ipotesi spiedo (per il semplice fatto che su google maps il castello di Greyskull non c’è, e dunque non sappiamo come arrivarci) l’opzione rimasta, proposta dal sottoscritto, è la seguente.

Aspettiamo l’inverno, gli infiliamo i piedi nel culo, e li usiamo come babbucce.

C’è sole e sole

Come già capitato in QUESTO post, sono stato fermato da un venditore (o promoter, o chiamatelo come vi pare) di quelli che si piazzano nei corridoi dei centri commerciali, come se non ci fossero già abbastanza negozi. Essendo mio malgrado (e per cause a me ignote) uno dei bersagli preferiti di codesti venditori, anche stavolta non mi sono potuto esimere dal rispondere con allegria e loquacità alla proposta d’acquisto.

Venditore: Salve, le interessano delle tende da sole?

QSFB: No, grazie. Non ho sole.


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Boys of summer

Cari amici e lettori appassionati di appletini.it, in questa fausta settimana dedicata alla tinca al forno (evento che ci rende tutti più buoni e più vicini, nonché carichi di buoni sentimenti e colesterolo) ci sentiamo di annunciare quanto segue:

É in fase di definizione
l’ APPLETINI DRUGS&BEER SUMMER FELLATIO TOUR 2010:

In altre parole, il team di appletini sarà a zonzo per l’italia, dal 7 al 22 di Agosto: segnalateci la vostra posizione in quel periodo e i vostri idoli web saranno oltremodo felici di venirvi a trovare, e possibilmente anche di scroccarvi da bere.
Ecco, magari, se in quel periodo prevedete di trovarvi in un postaccio di merda, evitate di dircelo.
Il tragitto dell’appletini bus sarà più o meno il seguente: LombardiaToscanaCalabriaPugliaEmiliaLombardia. Quindi, se abitate in terre lontane, non perdete questa occasione per conoscere di persona il gruppo di appletini.it, che ha tanto amòre da donare.
Ieri sera i partecipanti all’appletini drugs&beer summer fellatio tour 2010 si sono riuniti per pianificare, elaborare e conseguentemente deliberare sul da farsi in merito al tour estivo.
Non ricordo molto, ma quello che mi sono appuntato è questo.

– Stavamo giocando a tetris con la piscia, ma lui ha incontrato il roseto;

– Mi fa male il sandalo;

– Facciamo lo spiedo al castello di Greyskull;

– Spadrillas Masserdotti;

– Ti inculo col sale fino;

– Clark Masserdotti;

– San Giovanni Grissom;

– 50 bocca, 100 castello di Greyskull.

Come si può notare da questo elenco, abbiamo pianificato alla perfezione tutto quanto.
Attendiamo le vostre segnalazioni.

Segnalaci la tua posizione!

Non fare il tontolone!

Non raccogliere il sapone!

Ma soprattutto… compraci un gibbone!!

Barcelona, primero dìa

Promemoria per domani: aggiornare appletini.it
Promemoria per domani: mantenere sobrietà quantomeno fino alle 13.00, a differenza di oggi.
Promemoria per domani: dimenticare il promemoria precedente.
Promemoria per domani: ricordare il promemoria precedente.

Promemoria per oggi: ricordre  tutti che Dontomhanx porge i suoi saluti agli amici lontani.
Promemoria imminente: se non andiamo a mangiare subito andiamo a sentire i Gomez a digiuno.

Un, due, tre, trellèllè.

Perché non pagare il canone RAI

Dal sito della RAI:

Nel 1954 la RAI portava in Italia la prima trasmissione televisiva.

Erano anni difficili, gli apparecchi erano pochi, nelle case dei privilegiati o nei locali pubblici. Ma si diffuse con grande rapidità e fu uno strumento di crescita e di unificazione culturale e linguistica del Paese.

Oggi la televisione è la fonte principale di informazione e di intrattenimento delle famiglie e la RAI è la più grande azienda radiotelevisiva del Paese.

La RAI è cambiata come è cambiata l’Italia, cercando di adeguarsi alla sfida tecnologica e al mercato, ai progressi del servizio pubblico negli altri grandi Paesi dell’Occidente e dell’ Unione Europea della quale siamo parte integrante.

Un adeguamento tanto rapido e continuo richiede un serio sforzo finanziario: per questo lo Stato chiede agli italiani di pagare ogni anno una imposta, il canone di abbonamento TV, che consente al servizio pubblico di non ridurre la sua capacità di offerta e di adeguamento tecnico e culturale.

Con questo sito ci proponiamo di rispondere alle Vostre domande e di chiarire i dubbi possibili, diamo, infatti, le informazioni necessarie per rispettare le normative previste dalla legge. E’ una guida semplice per non commettere errori e per comprendere meglio le ragioni di questa imposta.

Costa 109€ all’anno, aggiungo io.

E, ribadendo quanto scritto nel sito della RAI, consente al servizio pubblico di non ridurre la sua capacità di offerta e di adeguamento tecnico e culturale.

Dovrebbe, perlomeno.

Il sabato nel quale si è tenuto il CdA di appletini.it era in onda una partita di calcio dei mondiali, onestamente non ricordo quale (non ricordo quasi nulla, figuriamoci la partita). Per pura curiosità sportiva tale partita ha fatto da sfondo a parte del CdA. Una volta conclusa sono partiti i classici approfondimenti: tra l’altro era il giorno prima dell’avvincente match tra Italia e Slovacchia, per cui i presenti in studio non si sono risparmiati relativamente a quali tecniche, schemi, formazioni e motivazioni avrebbe trovato l’Italia per riuscire a ridefinire il concetto stesso di “figura di merda”.

Fin qui, al canone annuo di 109€ non ci pensavo (a parte per il solito motivo, e cioè che, se ci fate caso, nelle trasmissioni sportive della RAI c’è SEMPRE, almeno una volta a puntata ma spesso di più, un collegamento che non funziona, oppure una grafica sbagliata, un audio da sistemare, un replay che non riprende il momento del quale si sta parlando, ecc. SEMPRE).

Non ci stavo pensando.

Poi compare Amedeo Goria, in collegamento (da Johannesburg, se non ricordo male) per un approfondimento.

E lì sono sorte delle domande.

Intanto non sapevamo che Amedeo Goria fosse stato indagato per molestie sessuali (l’abbiamo scoperto dopo, e abbiamo scoperto anche il perché, ma approfondiremo più avanti).

Al di là di questo, il canone che

consente al servizio pubblico di non ridurre la sua capacità di offerta e di adeguamento tecnico e culturale ha consentito di guardarsi in chiaro solamente 25 partite su 64: per le altre 39 è necessario avere un abbonamento a Sky.

Ma è sulla seconda parte della frase che ci soffermiamo: infatti il canone che consente al servizio pubblico di non ridurre la sua capacità di offerta e di adeguamento tecnico e culturale ha fortunatamente consentito ad Amedeo Goria di avere a disposizione efficientissimi mezzi tecnologici a supporto dei suoi deliri tecnico-tattici.

Nella fattispecie, il supporto tecnologico era il seguente.

 

Immag171

Ammirate il supporto tecnologico della lavagna, l’utilizzo sapiente del pennarello doppio colore per sottolineare le parti fondamentali, come sono state evidenziate le "i" di Italia e la scrittura armoniosa e maniacalmente ordinata di Amedeo Goria, che è sicuramente frutto di un corso di alto perfezionamento in tecniche di scrittura, grafologia e ricamo scritto, pagato con i nostri 109€ annui.

Soldi ben spesi, non c’è che dire

Dai, la scritta "più tiri" è davvero inguardabile.

Ora, come promesso, sveliamo il perché delle accuse di molestie sessuali a carico di Amedeo Goria, o più che altro perché crediamo che questo povero cristo abbia già subito abbastanza:


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Come specificato in questo blog, Amedeo Goria è stato sposato per anni e dunque costretto a scoparsi Maria Teresa Ruta, gli si può perdonare qualche molestia alle giovini che vogliono lavorare in tivu.
Basta con la caccia alle streghe! Amedeo libero!



 


CdA Appletini

Lo scorso Sabato si è svolto il Consiglio di amministrazione di appletini.it, presso la CasaBar di QuandoSiFaBuio. Premesso che nessuno ricorda praticamente nulla della serata (a parte il mio vicino di casa), possiamo solamente affidarci al verbale scritto da Mata nel corso della serata stessa.
Per rendere l’idea di come si stava messi, il giorno successivo Mata ha commentato il verbale dichiarando: "non è la mia scrittura".
Riporto quindi fedelmente il verbale quale unico documento attestante l’avvenuto CdA e le decisioni eventualmente prese (a caso) nel corso del suddetto.

CdA 10/20/2010    (notare la data, tanto per cominciare, ndr)

– vietato svolgere o indire, anche per procura (indignato), però tra parentesi; CdA, il sabato sera;

– Questo verbale sarà incontinente Fausto felice;

– Aggiungasi nuovo membro Anonimo Sai id;

– Magliette due punti ci pensa il rasta;
(maglietta calcio Anonimo said)

– Qsvstdp esterna il suo bramoso desiderio Anonimo Said kebab con;

– Fede fa le foto;

– Fefedefefafalefefotofoto;

– La morosa del tipo è una bella figa;
                                            (tremolante)

– La missione è il blablabla detto prima;

– I video son sul libro da 400€ all’asta coi video dei God of the week che sono settanta da uno a dieci sul retro a piano;

– Si.

– Eporcodioeppoltinidragsenbirsammerfellazioturduemiladieciturpunto.

Allego foto esemplificative della stesura del verbale ed altro.


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Lista della spesa #17

L’articolo che non può mancare nella vostra lista della spesa oggi presenta due difettucci: è (presumibilmente) piuttosto costoso, e un tantino ingombrante.
Ma vuoi mettere, invece di ritrovarsi a fare un giro su di un’anonima mongolfiera, ritrovarsi a fare un giro  nientepopodimenoche su Darth Vader?
Tra poco nei migliori negozi di mongolfiere (e anche in alcune macellerie!)

Darth Vadar Balloon

Darth Vadar Balloon

Viva l’onestà

(Stazione di Milano centrale, 11 Gennaio 2010)

– Scusa…

– Si?

– Scusa, amico, non hai per caso una moneta? Devo prendere il treno per Bari, devo raggiungere mia moglie.

– No, mi spiace.

– Ok. Ciao.

(Stazione di Milano centrale, 7 Marzo 2010)

– Scusa, scusa amico, non hai per caso una moneta? Devo prendere il treno per Bari, devo raggiungere mia moglie e i miei tre figli…

– Scusami, guarda, sono in ritardissimo, magari un’altra volta, eh?

(Stazione di Milano centrale, 10 Maggio 2010)

– Scusa

– …

– scusa, amico…

– Non sono tuo, amico. Non sono amico di nessuno.

– Scusa, dai, non è che per caso hai una moneta? Devo prendere il treno per Bari, devo raggiungere mia madre, mio padre, mia moglie, e i miei centosette figli.

– Mh… sono almeno quattro mesi che ti incrocio qui e mi dici ‘sta cosa… non l’hai ancora preso ‘sto treno? Tra l’altro ogni volta si aggiungono dei parenti che prima non c’erano. Sei sicuro che non ti servano per qualcosa d’altro, i soldi?

– Eh?no,no, devo prendere il treno per Bari, devo ragg…

– Si, si, ho capito, ho capito. Ma dicevo, non è che per caso li usi per pigliarti un cartone di tavernello e un paio di dosi di qualcosa?

– Chi, io? No, no, sono una persona onesta, io. Devo prendere il treno per Bari e raggiungere mia madre, mio padre, mia moglie, e i miei centosette figli. Tra l’altro, di questi centosette, centodue hanno problemi di salute.

– Morirei dalla voglia di conoscere una donna che ha avuto centosette figli. Comunque, scusa, ma se hai tutte ‘ste persone a Bari, che ci fai a Milano?

– Sono venuto a lavorare!

– Ah… e perché non sei a lavorare, allora? è Lunedi mattina!

– Ma io sto lavorando!

– Cioè, sei venuto a Milano per fare l’accattone?

– Beh, si.

– E ti sembra una cosa logica?

– Certo che mi sembra una cosa logica! Hai mai provato a fare l’accattone a Bari? Si fa la fame!

– Già… invece qui hai fatto fortuna, vedo.

– Beh, in effetti…

– Comunque, non ho spiccioli, Mi spiace.

– Dai, amico, per favore, anche solo cinque euri per un panino caldo…

– Cioè, fammi capire. Se ti dò una moneta la tieni per il treno, se ti dò cinque euri ti pigli un panino?

– Beh, si.

– E non ti sembra un controsenso?

– Per favore, devo prendere il treno per Bari, devo raggiungere mia madre, mio padre, mia moglie, mio fratello, e i miei centosette figli…

– Ehi! prima non avevi nessun fratello, cazzo!

– Ehm.. no, no, ce l’avevo anche prima. Solo che non mi ricordavo.

– …

– Sai, è nato da poco.

– …
 
– Ti prego, solo una moneta. Devo prendere il treno per Bari, devo raggiungere mia madre, mio padre, mia  moglie, i miei centosette figli, dei quali centodue con problemi di salute, ho anche un nonno, un bisnonno e un trisavolo da accudire…

– Uhm… e quanti anni ha il trisavolo?

– Duecentoundici.

– Ah… e il nonno?

– Novantanove.

– E il trisavolo?

– Centosettanta

– Ah-ah!! Prima ne aveva duecentoundici! Mi pare che qui qualcuno mi stia pigliando per il culo, eh?

– No, no, è che sono un po’ confuso, sai, sono in astinenz…

– Aaaaahh!! Ma senti un po’! Allora vedi che avevo ragione? vuoi i soldi per la droga!!

– Io?no, no, giuro… ho detto "sono in astinenza"? In realtà volevo dire che ho una disabilità neurobiologica e a volte confondo le parole.

– Quanti anni hai detto che aveva il trisavolo?

– Diciassette.

– Ecco, appunto. Ascolta, facciamo così. Se ammetti che i soldi ti servono per la droga, ti dò due euro. Altrimenti niente.

– Cosa? così mi offendi! Io dico la verità, io devo prendere il treno per Bari, raggiungere mia madre, mio padre, mio nonno, bisnonno e trisavolo, mia moglie e i miei centosette figli, centodue dei quali con problemi di salute, ho un fratello nato da talmente poco che a volte non ricordo nemmeno di averlo e i quattro figli che non hanno problemi di salute sono siamesi. E due di quei quattro sono gatti.

– Ribadisco. Se ammetti che ti servono per vino e droga ok, altrimenti niente.

– Diciamo così. Io non mi drogo, però mia moglie si. Se tu mi dai i soldi io potrei prendere della droga e un cartone di vino per lei, giusto per non presentarmi a casa a mani vuote, e li tengo da parte per quando avrò i soldi per il biglietto. Che ne dici?

– Direi che me ne sto andando.

– E va bene, checcazzo!! Mi drogo! Mi drogo e bevo come una spugna! che diavolo dovrei fare? andare in giro con un bicchierino per l’elemosina e un cartello con scritto "solo per droga e alcol, grazie" ?

– É esattamente quello che dovresti fare. Eccoti due euri. Viva l’onestà!


(Stazione di Milano centrale, 11 Giugno 2010
)

solo per droga

Ieri sera guardavo il calendario del mondiale di calcio cercando le partite meno interessanti da vedere (per poi guardarle, ovviamente). Certamente non posso perdermi Algeria – Slovenia (praticamente una finale anticipata), né tantomeno Honduras – Cile. La più (cioè la meno) interessante è però secondo me Giappone – Camerun, che guarderò solamente per vedere gli effetti che un fallo di un Camerunense possono avere sul corpicino di un Giapponese.
Comunque, cercavo ‘ste partite e nel frattempo riflettevo sulla vita, la morte, l’amore, la solitudine ("la solitudine fra noi, questo silenzio dentro me", direbbe la Pausini, con l’allegria che la contraddistingue) e, neanche a farlo apposta, sono stato illuminato da un aforisma. Indovinate di chi?
John Belushi. L’ispiratore del toga party.
La frase è questa, ed è di una verità disarmante:

"Quando pensi che a nessuno importa se sei vivo, prova a non pagare per due mesi la rata della macchina."
[John Adam Belushi (1949 – 1982), attore statunitense]

p.s: Giappone – Camerun è Lunedi 14 Giugno alle 16.00. Non perdetela. Io prenderò un giorno di ferie apposta.