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CdA Appletini

CdACdA

In data 13/04/2010 alle ore 22:00 presso la CasaBar di QSFB si è riunito il Consiglio di Amministrazione di appletini.it, alla presenza dei seguenti associati:


  • QuandoSiFaBuio

  • il Sarto

  • Drago

  • lodpt1911 (alias Chef)

  • Santo Trafficante (presenza mistica)

  • Grappa di Foresto Sparso

  • Torta di rose burròsa al savòr di tòpa

  • Linvidia


Dopo apposita votazione, è stato incaricato di redigere il verbale lodpt1911, discutendo dei seguenti argomenti:


  • Il CdA si rifiuta categoricamente di guardare la puntata di “Porta a porta” con ospiti Simona ventura ed una sconosciuta tettona notata all’istante dal Drago;

  • Metodi di pubblicizzazione, espansione e dominio mondiale di appletini.it: approvati all’unanimità (anche dal Sarto, che solitamente non capisce un cazzo);

  • Derisione generale alle spalle di un certo tizio, amichevolmente rompicoglioni, pseudoblogger xenofobo della Domenica, sosia ufficiale di Vigor dei Ghostbusters II;

  • Telefonata disturbatrice del nostro accanito fan Ghidoni (presumibile argomento di discussione: tette);


Scaldato l’ambiente, siamo pronti per l’argomento clou del CdA: appletini night!


  • La prossima appletini night si terrà (previo accordo con dontomhanx che sta in terra straniera) tra la fine di Maggio e l’inizio di Giugno al pericolosissimo dito e la luna, sul monte di Coccaglio;

  • Interruzione momentanea per borrire all’unisono il Sarto che isiste nel voler guardare la puntata di South park di Tettalandia, mentre qua si sta discutendo di argomenti di fondamentale importanza per la sicurezza mondiale;

  • All’unanimità è stato sentenziato che la cosa fondamentale per la riuscita della festa è che il fede non stia al bancone;

  • Il CdA conclude all’unanimità che Cesare Cremonini sia sostanzialmente una testa di cazzo, ma tutti andrebbero a cena con lui perché è pieno di fighe;


Da qui in poi la discussione si è un po’ persa (come se prima non lo fosse): io riporto semplicemente i punti uno ad uno così come elencati nel verbale.


  • Ingresso/biglietto voto/foto/costume/numero;

  • Festa a tema;

  • Censimento (??);

  • Pausa fagolosi;

  • risarcire QSFB per l’ospitalità@CasaBar con possibilità di pagamento in natura tramite VIADOSMAT;

  • Puntata in radio;

  • Sigla;

  • Delusione generale per la mancata programmazione della replica di IOTUBO nel palinsesto di TeleLombardia;

  • FRIGO PER RAFFREDDARE LE BIRRE!!!;

  • Ci sono sempre i bastardi;

  • Anticipazione appletini night a Maggio perché a Giugno ci sono i mondiali!Oh figa!;

  • (Dopo mezz’ora, al termine di un’ampia discussione sui mondiali e non) oh, raga, AL TERMINE DI KAZAKISTAN – FIJI SI VA TUTTI A MANGIARE IL KEBAB DA UNDERTAKER A COMEZZANO, INDIPENDENTEMENTE DAL RISULTATO!!;

  • Fanculo ‘sta Repubblica di merda;

  • Terzo ciano;

  • Festa anni ’70 di inizio estate con limoncello premio.


Previa lettura del presente verbale e dopo unanime votazione, il CdA si scioglie alle ore 01:45, senza aver concluso praticamente un cazzo, che è un po’ il nostro stile di vita.

(Allego foto esplicativa del CdA)

CdA

Lista della spesa #6

Stressati dalla solita vita? Dal solito lavoro-casa-dormire? Il vostro fidanzato/a è pesante, il treno è in ritardo, la metro è affollata? Lo smog vi deprime? Ecco l’articolo che fa per voi!!

Infila una moneta, rompi un piatto!

E’ l’ora della pensione per i giochini antistress di gomma. Almeno così la pensano Katja Kublitz e Ronnie Yarisal i due artisti che hanno inventato la Anger Release Machine, ovvero il distributore automatico antistress. Capita a tutti di avere una giornataccia e voler letteralmente distruggere in mille pezzi qualcosa. Ora si può, senza necessariamente ricorrere ai preziosi cristalli impolveriti che affollano la credenza dal giorno del matrimonio.

Il funzionamento di questa macchina é identico a quello dei distributori di merendine e bibite ormai onnipresenti. Basta inserire una moneta, scegliere il pezzo da distruggere e godersi lo spettacolo. Ovviamente la scelta di elementi da distruggere è adeguata: ci sono dozzine di pezzi di fine porcellana cinese. Certe cose non hanno prezzo…

best of

Contributo "best of" dela settimana!



sabato, 01 dicembre 2007



Capita che la vita ci riservi percorsi eccentrici per arrivare a conclusioni che parrebbero invece a raggiungimento lineare; questo a volte fa incazzare, altre fa ragionare, a volte ridere, in alcuni casi non si sa proprio cosa pensare, ma la verità è una soltanto: la vita è pigra. Non lo siamo noi, non è il nostro modo di viverla: è lei, come entità più o meno astratta, ad esserlo. Potrebbe tracciare la retta (una e una soltanto) che parte dal punto A ed arriva al punto B, semplicemente, ma piuttosto che dannarsi a cercarla ti disegna un percorso a caso, del tipo “e mò so’ cazzi tuoi”. Qui sta la pigrizia.
E questo l’uomo lo sa : pensiamo alla nostra letteratura. L’Odissea, ad esempio. O pensiamo alla vita di alcune persone: pensiamo a Mauro Repetto.
Capita così, ad esempio, di perdere i documenti, di non poterli rinnovare causa “buchi neri” burocratici e di circolare per mesi senza patente né carta d’identità, sperando non ti fermino gli sbirri perché altrimenti stavolta sei nella merda davvero. Poi, come a volte (a me raramente, per la verità) accade, qualcosa cambia, qualcosa gira per il verso giusto. Perché così è la vita: un giorno ti scava una buca dietro la prossima curva di una strada a scorrimento veloce, il giorno seguente arriva sotto forma di aquila gigante e ti salva dalle fiamme del monte Fato.

Così ti giunge una telefonata nella quale ti comunicano che la tua residenza è arrivata e quindi puoi finalmente avere i documenti nuovi, servono soltanto tre fototessere.

Tutto qua.

Fantastico.

 
(QSFB raggiunge il paesino X, che conosce ma del quale non è esperto, e cerca un fototesseraio, per poi recarsi all’anagrafe del paesino stesso e farsi fare, finalmente, la carta d’identità: dopo aver vagato per un tempo relativamente breve, lo trova. Si avvicina alla porta d’ingresso. C’è scritto “spingere”. QSFB tira. La porta non si apre. QSFB riguarda la porta. C’è scritto “spingere”. QSFB spinge.
La porta non si apre.)

 
All’ingresso trovo esposto il seguenti orario:


L'immagine
“http://rasta81.interfree.it/Appletini/orario.jpg” non può essere
visualizzata poiché contiene degli errori.

Cominciamo bene.

Insomma, dopo aver ragionato una decina di minuti sul senso di questi orari ed aver concluso che non c’è, un senso, torno al problema principale: il negozio è chiuso. Sto già cominciando a pensare che la vita abbia ripreso a mescolare le carte, quando la porta si apre.

No, non quella del negozio. Quella di fianco.

Esce una ragazza, mi guarda intensamente, quel tanto che basta per pensare “stasera si ciùla”, ed invece si sviluppa il seguente dialogo:

 

Ragazza: Non c’è nessuno in negozio?

 

QSFB: No.

 

Ragazza: Ah, ok.

 
(la ragazza richiude la porta con gesto deciso. QSFB pensa due cose. Primo: stasera non si ciùla. Secondo: avrà a che fare col negozio?starà chiamando, che ne so, suo padre che mi aprirà sorridente?Bah. Attendo.)

 Passano una decina di minuti buoni: la mia limitata pazienza ma soprattutto la temperatura subpolare mi inducono a delineare immantinente uno stratagemma atto a risolvere l’arzigogolo. Così  mi avvicino alla porta e suono timidamente il campanello. Esce la ragazza.

 

Ragazza: Che c’è?

 
QSFB: Ehm.. siete voi quelli del negozio di foto?

 
Ragazza: Noi? No, no.

 
QSFB: Ah.. perché sei uscita chiedendomi se c’era qualcuno, credevo che..

 
Ragazza: No, no, non c’entriamo niente noi.

 
QSFB: Ah. Allora che cazzo volev.. cioè, non sapresti per caso dirmi come mai è chiuso?

 
Ragazza: Mah. Guarda, per quanto ne so, probabilmente il fotografo è al bar qui di fianco (indicando una tipica bettola bresciana).

 
QSFB: Ok, grazie!

 

(QSFB , pervaso da nuova linfa vitale, si reca fiducioso al bar di fianco.)

 

Guardo l’insegna: “Bar sport”. Non potevo aspettarmi di meglio, mi dico.

Entro. Lo scenario è tipico della bettolaccia di paese: ubriacone da banco in bilico sul suo stesso gomito (alle 4 del pomeriggio), televisore perennemente acceso anche se nessuno lo caga, esercente ultrabicentenario, sguardo di odio nei confronti dell’avventore sconosciuto.

Cioè io.

 

QSFB: Scusi..

 
Esercente: Vuoi uno specialino?

 
QSFB: Ehm.. veramente cercavo il tizio che fa le foto.

 
Esercente: Ah. Hai provato a guardare in negozio?

 
QSFB: …

 
Esercente: E’ stato qui fino a poco fa, ma poi è andato. Magari è in negozio.

 
QSFB: La ringrazio. Mi è stato davvero utile..

 
Esercente: Allora, non lo vuoi lo specialino?

 
QSFB: …

 
Esercente: …

 
QSFB: ..vada per lo specialino.

 
(l’esercente si volta, maneggia un’ottantina di bottiglie (presumibilmente a caso), poi si volta nuovamente e, con aria di sfida, porge un bicchiere colmo di liquido dal colore indefinito, quasi certamente tossico. QSFB lo butta giù senza domandare e, dopo aver sentito evaporare dal proprio corpo una decina d’anni di vita, paga e se ne va)

 

Esercente: A presto.

 

QSFB: Forse.

 

(nota: QSFB non incontrerà mai il tizio delle foto, anche se lo conserverà per sempre nel suo cuore. Si recherà in un centro commerciale e si farà immortalare da una tristissima macchinetta.
Che gli ciùlerà 1 euro.)

Riflessioni

Qualche anno fa, in giuovane età, ho registrato un disco di qualità quantomeno dubbia con la mia band di allora, e tutti mi dicevano che avrei potuto fare il cantante. Poco dopo ho cominciato l’università, e tutti mi dicevano che avrei potuto fare lo psicologo. Qualche anno più tardi ho vinto il concorso letterario sotto casa e tutti mi dicevano che avrei potuto fare lo scrittore (la premiazione è stata bellissima: peccato che non l’ho vista. Ero al bar della manifestazione a bere l’amaro con linvidia). Poi ho cominciato a suonare la batteria, e tutti mi dicevano che avrei potutto fare il batterista.
Ma pochi mesi fa, parlando con una persona, ho avuto l’illuminazione.

Io, nella vita, non voglio fare un cazzo.
Come questo tizio.

best of…

la rubrica "best of" di questa settimana è piuttosto malinconica…

domenica, 25 novembre 2007



Ieri non ho potuto postare causa lavoro prima e spesa-per-preparazione-burritos poi. La nota positiva della serata è che tutti sono sopravvissuti ai miei burritos: quella negativa è che sono sopravvissuti proprio tutti, quindi anche il Sarto. Ma non mi preoccupo più di tanto: sono uno paziente, io. Specifico la condizione di impossibilità perché ieri era una data fondamentale per la storia dell’umanità intera: il secondo anniversario della scomparsa di un genio, di una di quelle persone che hanno reso questo pianeta un posto migliore, che rendono la vita degna di essere vissuta. Una di quelle persone che, quando muoiono, moriamo un po’ tutti.
Il secondo anniversario della scomparsa di Noriyuki "Pat" Morita.
Il maestro Miaghi, per intenderci.
Ricordo perfettamente quel giorno: vendevo pianole Bontempi all’Auchan (lo so cosa state pensando.. ma d’altra parte i soldi per la birra dovevo pur guadagnarli in qualche modo, no?), quando all’improvviso la radio ha trasmesso questa drammatica notizia.
Ciò che mi ha colpito maggiormente è stata la leggerezza dell’annuncio, un po’ come fosse morto, che ne so, Grande Puffo.
Un lutto mondiale denigrato così, senza ritegno.
Così sono corso in bagno a sciaquarmi il volto, ma soprattutto a pensare a tutti i bei momenti passati insieme, ai consigli di vita che Pat mi ha impartito, a quando da piccolo cercavo di uccidere mio fratello con la "mossa della gru", e soprattutto alla creazione della mia primissima opera letteraria a lui ispirata dal titolo "La stesura della cera applicata al karate", alle parole di Pat il giorno in cui gli dissi "l’ho finito" porgendogli il manoscritto e alla sua profezia: "Un giorno verrai premiato ad un concorso letterario, ti chiameranno, il pubblico applaudirà, la giuria ti attenderà sorridente col premio in mano.. ma in quel momento tu sarai al bar con StappaUnCrodino a bere l’amaro", mi disse. "Non sarò mica così coglione", risposi io.
Si, sono così coglione.
Ma, come diceva sempre lui, la vita è questione di priorità.
Insomma, me ne torno al lavoro in lutto totale ed attraverso in tempo record tutte le fasi dell’ "elaborazione del lutto" così come descritte da Freud.

1) Fase del rifiuto

cliente: Scusi, mi potrebbe dire gentilmente quanto costa quella tastiera?

QSFB: No.

cliente: Prego?

QSFB: Ho detto di no. Sono in fase di rifiuto. E’ forse sordo?

cliente: No, non lo sono. Ma lei è un gran maleducato.

QSFB: ghizlboom truasyo.

cliente: Ehh?

QSFB: Visto? è sordo.


2) Fase della collera

cliente: Scusi..

QSFB: Scusi un cazzo. No, che non ti scuso. Dovessi scusare tutti quelli che  mi chiedono di scusarli, dovrei scusare tutti gli scusabili e gli inscusabili di questo mondo. Che poi, scusa, cosa devo scusare? mi hai chiesto scusa senza nemmeno una motivazione valida per la quale scusarsi.. anche se, in realtà, il fatto stesso di scusarsi senza avere niente di cui scusarsi è motivo valido per scusarsi, ma comunque no, non ti scuso. Perché non te ne vai a fare in culo?

cliente: …

QSFB: Coglione.


3) Disturbi somatici: Allucinazioni

cliente: Buongiorno. Mi potrebbe dire il prezzo di quella tastiera?

QSFB: ..

cliente: Si sente bene?

QSFB: ..si, si, scusi, è che non.. insomma, non mi sarei mai aspettato di vederla qui.si, insomma.. mi scusi, un po’ di emozione.. ehm.. si, voleva sapere il prezzo di quella, giusto? viene 89,90.

cliente: Grazie. La prendo

QSFB: Perfetto, tenga. La paga in cassa.

cliente:Ok, grazie. Allora arrivederci, signore.

QSFB: Arrivederci, Batman.


4) Disturbi intellettivi: malfunzionamento della memoria

cliente: Buongiorno.

QSFB: ‘giorno. Mi dica.

cliente: Mi potrebbe spiegare come funziona questa batteria elettronica?

QSFB: …

cliente: …

QSFB: Buongiorno. Mi dica.

cliente: …ehm, volevo sapere come funziona questa batteria.

QSFB: …

cliente: …

QSFB: Chi sono io?


5) Disturbi affettivi: Tristezza e pessimismo.

cliente: Buongiorno. Sa dirmi dov’è il reparto verdura?

QSFB: Non capisco a cosa possa servirle. Tanto siamo tutti morti dentro.





Ed ora, piangete un po’ con me.


Criteri di scelta

(Milano, ore 09.00 di un giorno qualunque)

– Ragazzi… ragazzi!!

– Che c’è?

– Ho il servizio del secolo!!

– ??

– E’ una cosa incredibile… cazzo, è una cosa incredibile!!

– Ok,ok… calmati. che cosa? Cosa è incredibile?

– La notizia che ho trovato! Dobbiamo montare subito il servizio!

– Ok, senti. Ci vuoi dire di che diavolo stai parlando?

– Certo. Stavo guardando dei video di sesso tra uomini e animali su youporn, però non mi piacevano perché non si vedeva bene il viso dell’animale, e voi sapete che la prima cosa che guardo è il sorriso. Allora ho cercato un po’ su Google e ad un certo punto, cliccando su link a caso, ho trovato… ho trovato…  Dobbiamo mandarlo in onda per primi, cazzo.. dobbiamo essere i primi!!

– ALLORA! Vuoi renderci partecipi? Qui c’è gente che lavora, stiamo a Mediaset, mica a TeleTuaMamma…

-Lo sapevo che quel corno portafortuna che ho preso a Napoli sarebbe servito… e andare tutte le volte a messa, a Natale… Dio esiste! Siamo in cima al mondo, ragazziiiii!!
Ho la notizia del secolooo!!

– Ok, questo l’abbiamo capito. Ora, prima che qualcuno di noi ti elimini fisicamente, DICCI COSA CAZZO HAI SCOPERTO!

– …o forse sono state le dritte che mi hanno dato al CEPU. Lo sapevo, se ci è andato anche Del Piero doveva esserci un motivo…

– Sto per picchiarti.

– Ok,ok… ho scoperto… ho scoperto…

– Hai scoperto??

…la ZEBRALLA!!

– La… che?

– La zebralla!!

– La zebralla.

– Si.

– E che diavolo sarebbe la zebralla?

– E’ un animale… metà zebra e metà cavalla!! Non è la notizia del secolo?

– Sei un idiota.

-Ma… ma… ma perché?

– Perché questa non è la notizia del secolo. Questa è la notizia DEL MILLENNIO!! Montiamo subito il servizio! E mi raccomando, non fatelo fare ad un decerebrato. Voglio che la voce del servizio sia LA MIGLIORE CHE ABBIAMO!!


(QSFB passeggia in un centro commerciale: già non si sente del tutto rilassato, non amando particolarmente il posto. Improvvisamente intravede uno stand ed un tizio che gli si avvicina di buon passo, con un sorriso del tipo "sono il tuo migliore amico, solo che ancora non lo sai". Il tizio si presenta)

– Ciao!

– Ciao…

– Io posso risolvere i tuoi problemi!!

– …sei Dio?

 – No. Lavoro per la Cesare Ragazzi Company!!

 – Ah, beh. Allora siamo pari: io posso risolvere i tuoi, di problemi.

 – Eh?

– Sai, lavoro in psichiatria.


cesare_ragazzi