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Higway to Ukraina

Su segnalazione di un nostro affezionato lettore, ecco una fantastica cover "balcanica" di "Highway to hell" degli AC/DC.
Continuate a segnalarci video, articoli, oggetti insulsi e quant'altro all'indirizzo mail appletini@libero.it o sulla nostra pagina facebook, che si è ampliata costantemente, tanto da essere oggi riconosciuta da faccialibro non più come pagina ma come "community".
Che vi dobbiamo dire? Grazie!
Vi attendiamo domani sera alla maratona di Fantozzi!!


 

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=Z3YQ24i1wP0?fs=1&hl=it_IT&w=480&h=385]

Radiotaksi: la (quarta) puntata!!

Eccoci, signori!!
Dopo tanta attesa, l’appletini night è alle porte: vi aspettiamo tutti domani sera, dalle 22.00, presso l’associazione il dito e la luna, rigorosamente in clima "medie".
Per scaldare l’atmosfera, eccovi la puntata della trasmissione radiofonica RADIOTAKSI, andata in onda la scorsa Domenica e dedicata all’appletini night, durante la quale Linvidia e QuandoSiFaBuio hanno contribuito a rendere il nostro paese culturalmente elevato.
A domani!!

www.appletini-night.info

www.myspace.com/radiotaksi

(l’appletini night "festa delle medie" è domani!!)

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Radiotaksi: la puntata!!

Lo so, lo so: non stavate più nella pelle.
Ecco la puntata di radiotaksi dedicata ad appletini.it, andata in diretta Martedi a mezzanotte sulle frequenze di Radio Onda d’Urto.
Basta cliccare sull’apposito triangolino e vi si aprirà un mondo di idiozia (ma accompagnata da buona musica, sia chiaro).
Un’ora di trasmissione tra domande (e risposte) di vita, momenti di alta poesia e telefonate brasiliane.
Tutto questo perché appletini.it vi ama!
Buon ascolto!

http://www.yellowjug.com/web/appletini/player2.swf?FlashVars=&soundFile=http://www.yellowjug.com/web/appletini/mp3/radiotaxi_settembre2010.mp3&bg=0xf8f8f8&leftbg=0xeeeeee&lefticon=0x666666&rightbg=0xcccccc&rightbghover=0x999999&righticon=0x666666&righticonhover=0xffffff&text=0x666666&slider=0x666666&track=16777215&border=0x666666&loader=0xffffcc&

Saggio breve

Oggi non ho particolare ispirazione. In compenso ho un sacco di sonno. Mi vengono in mente solamente due cose:

1) É curioso andare ad una cena e rientrare a casa il giorno dopo a mezzogiorno;

2) Mio zio tempo fa si è rotto una gamba mentre era in viaggio. A Lourdes.
E no,non sto scherzando.

  

integrazioni e consigli vacanza

Ricordandovi che il team appletini sarà in tour per lappletini drugs&beer summer fellatio tour 2010 (abbiamo pronte anche le maglie celebrative), e che segnalandoci la vostra posizione (in Italia) tra il 7 ed il 22 di agosto potreste avere l’onere e l’onere e l’onore e l’onere e l’onore di passare una serata con noi (che siamo un po’ i vostri idoli web, dite la verità), mi accingo ad effettuar ele opportune integrazioni al post di ieri. Chi non l’avesse letto è pregato di leggerlo QUI prima di proseguire con la lettura.

Abbiamo rintracciato Sagat, uno dei pochi dei quali non si avevano molte notizie, a parte il ruolo di bassista in una cover band dei Rolling Stones.
Abbiamo scoperto anche qual’è il nome di battesimo.
come abbiamo fatto a trovarlo? beh, l’appletini team ha dei metodi infallibili.
Tipo Wikipedia.

François Sagat

Nato da genitori francesi di origini slovacche, all’età di 18 anni si trasferisce a Parigi intenzionato a lavorare nell’industria della moda. Ha studiato moda per due anni ed in seguito ha lavorato come assistente per alcune case di moda.

Grazie al suo aspetto, all’età di 21 anni inizia a lavorare come modello, prestando la sua immagine per varie compagnie francesi. A 25 anni firma un contratto con uno studio pornografico francese, chiamato Citebeur. Da lì il salto fu breve e nel giro di poche settimane apparve nel suo primo film per adulti. Sagat decise di dedicarsi a tempo pieno al lavoro di porno attore; la sua popolarità tra gli addetti ai lavori è cresciuta nel giro di sei mesi, tanto da essere invitato a lavorare negli Stati Uniti.

Negli Stati Uniti appare nel suo primo film americano, Arabesque, e nel lasso di poco tempo diventa uno dei pornodivi più richiesti. Sagat è distinguibile per la sua possente fisicità ma soprattutto per il tatuaggio simmetrico a forma di scalpo, che da’ l’illusione di un vero e proprio scalpo.

Come attore pornografico ha interpreto entrambi i ruoli di attivo e passivo e si è cimentato in performance BDSM. Nel 2007 è apparso nella sua prima scena bisessuale nel film Gay Arab Club, per la quale è stato nominato a sei GayVN Awards.

Per qualche tempo è stato legato sentimentalmente con il pornodivo italiano Francesco D’Macho. Dopo una breve pausa dal mondo del porno, nel 2008 torna a lavorare come modello esclusivo della Titan Media, in questa pausa ha lavorato come modello per il progetto dello stilista tedesco Bernard Willhelm, fotografato da Lukas Wassman in un servizio fotografico in cui appare nei panni di supereroe gay in puro stile anni settanta.

Nel 2009, partecipa, con un piccolo ruolo, al film horror Saw VI,[2][3] mentre nel 2010 è protagonista del film di Bruce LaBruce L.A. Zombie, dove veste i panni di uno zombi famelico. Sempre nel 2010 recita al fianco di Chiara Mastroianni in Man at Bath (Homme au bain) di Christophe Honoré.

François Sagat
François Sagat

Dati biografici
Nome François Sagat
Data di nascita 5 giugno 1979
Luogo di nascita Cognac
bandiera Francia
Dati fisici
Etnia caucasico
Occhi azzurri
Capelli scalpo tatuato
Lunghezza del pene 18 cm
Dati professionali
Altri pseudonimi Azzedine, Manu
Specialità hard versatile
Orientamento Gay

Ora, appurato che il tatuaggio a forma di scalpo è una tamarrata geniale, proseguiamo con la seconda parte: consigli per le vacanze per i pochi che ancora non avessero deciso cosa fare.
Pochi giorni fa mi è stato consegnato a casa un premio per essermi classificato terzo ad un concorso letterario, al quale io ovviamente mi ero completamente dimenticato di aver partecipato, scordandomi di conseguenza anche della premiazione.
Nella busta che mi hanno rcapitato a casa c’erano, nell’ordine: attestato, motivazione della giuria, antologia della precedente edizione del concorso,e volantino illustrativo di Dachau. Il campo di concentramento.
Allego foto esplicative.


dachau fronte

dachau retroPotete limitarvi a visitare il campo di concentramento oppure usufruire di un ottimo prezzo sul "tour del terzo Reich": €12, under 26 e studenti €9. Oppure, se siete degli invasati della cosa, esiste anche un "Extended Third Reich tour", alla modica somma di €21, under 26 e studenti €18.
Insomma, se non sapete ancora dove andare in vacanza, credo che una botta di vita a Dachau potrebbe essere la soluzione.
Sul perché mi abbiano spedito ‘sta cosa insieme ad un premio letterario, accetto suggerimenti.
Personalmente, non essendomi presentato alla premiazione ritengo che il messaggio implicito a me rivolto sia: per non dimenticare.

Che fine hanno fatto i personaggi di Street Fighter?

Tutti hanno giocato almeno una volta al videogioco Street Fighter.

Rettifico: tutti gli esseri umani di sesso maschile hanno giocato almeno una volta al videogioco Street Fighter. Gli esseri umani di sesso femminile lo conoscevano come conseguenza: da adolescenti, invece di tentare i primi approcci con le ragazze, noi maschietti passavamo i pomeriggi a cercare di capire come fosse possibile che un magrissimo indiano con gli arti allungabili potesse sconfiggere un fighissimo e biondissimo soldato americano, oppure un russo dalle proporzioni gigantesche. Anche se la domanda principale, che era un po’ una questione di priorità rispetto alla vagina, era la seguente: com’è possibile che se quell’indiano lo prendo io fa cagare, e se invece me lo trovo contro è un fenomeno?
E giù di gettoni (mille lire tre gettoni, che però non andavano mai acquistati da Bruno ma dalla Sciura Betta, che se era in buona te ne regalava uno) per imparare ad usare l’indiano. E poi il mostro verde elettrico. E il panzone orientale che fa il missile.
Comunque.
Per chi non conoscesse il suddetto videogioco (ma io credo fermamente che non vi sia nessuno con questa mancanza), ecco spiegato in breve di cosa si tratta QUI.
Ah, dimenticavo una cosa importante: forse a qualcuno il nome Street Fighter non dice niente. Sicuramente sarà perché lo conoscete col nome originale: ストリートファイター

Street Fighter è stato anche la causa di uno degli errori più grossolani della storia, nel suo piccolo: all’oratorio del mio paese, tutte le domeniche, c’era la coda per giocarci, ma dopo poco tempo il videogioco sparì. Si scoprì poi che la motivazione era “è un gioco troppo violento, contrario ai princìpi che l’oratorio vuole diffondere”. Allora i ragazzi (me compreso) si sfogarono tentando le mosse tra di loro, con risultati ortopedicamente rilevanti, soprattutto quando si tentava di copiare i movimenti di Dalshim, l’uomo dagli arti allungabili.

Durante l’ultimo ritiro montano di appletini.it (il secondo di fila: ci stiamo tenendo in allenamento per lappletini drugs&beer summer fellatio tour 2010) si è ampiamente discusso su un argomento fondamentale: che fine hanno fatto, a distanza di anni, i personaggi di Street Fighter? Percepiranno una pensione? Avranno aperto delle scuole di combattimento? Faranno gli operatori ecologici a Bassano del Grappa?

Tramite una ricerca incrociata, indagini sul campo, interviste mirate, ma soprattutto grazie agli ottimi rapporti di QuandoSiFaBuio con l’FBI e la CIA, abbiamo scoperto quanto segue.

Incollatevi alle sedie e sgranate gli occhi: alcuni hanno avuto una vita quantomeno pittoresca.(cliccando sul nome del combattente potrete visualizzarne l’immagine)


Blanka: mostro verde dalla potentissima scossa elettrica, era uno dei più gettonati tra i ragazzi perché per superare i primi schemi del videogioco era sufficiente schiacciare ripetutamente il tasto della scossa. Chi riusciva a terminare il gioco con Blanka aveva la possibilità di vedere una scena dolcissima: alla fine del torneo il mostro tornava dalla mamma in Brasile.

Quello che non sapevamo, e che abbiamo scoperto, è che quando Blanka era partita per partecipare a Street Fighter la madre brasiliana si chiamava Paola, al suo ritorno era diventata un uomo e si faceva chiamare Nicholas. La convivenza è diventata quindi difficile e Blanka, sconvolta, è ripartita con destinazione Stati Uniti.

Dopo una breve esperienza come generatore di corrente presso il supermercato LIDL di Vancouver, ha lavorato per circa un anno per la Chrysler come batteria di riserva per auto. Qui è stata notata da un produttore cinematografico rimasto in panne sulla Vancouver – Reggio Calabria ed è entrata nel mondo del cinema. Dopo alcune apparizioni come comparsa in diversi film (tra cui Corto circuito Alta tensione), ha finalmente raggiunto il successo come cartone animato con il capolavoro Blanka&Bernie, nel quale risulta però irriconoscibile.Successo che però è durato poco e, alla fine, è tornata in Brasile ed ha seguito le orme della madre, ora padre, e si fa chiamare Pablo.


Chun-Li: Sogno erotico di molti adolescenti degli anni ’90 (dopo Sabrina Salerno, ovviamente) era rinomata per la possenza dei suoi calci. Proprio grazie a questa dote, terminato il torneo di Street Fighter (che le ha donato una certa notorietà), è stata acquistata dalla Sanbenedettese, in comproprietà con il Changchun Yatai, squadra del suo paese natale, la Cina. Visto il suo buon rendimento la Sanbenedettese ha acquistato la restante metà del cartellino l’anno successivo, girandone poi un terzo alla Pro Patria. Da giocatrice si è spinta fino alle soglie della serie A, militando nelle file dell’Ascoli al fianco di Walter Casagrande.

La sua carriera da calciatrice terminò senza infamia né lode. Si è rifatta però negli ultimi anni togliendosi molte soddisfazioni come allenatrice: visibilmente invecchiata, tanto da risultare irriconoscibile rispetto al videogioco, è arrivata ad allenare anche la nazionale italiana, vincendo il Mondiale tedesco del 2006 col nome di Chun-Lippi.


Dhalsim: Il famoso indiano dagli arti allungabili. Anche per lui abbiamo qualche comparsata nel cinema, come sosia di Gandhi. I suoi arti snodabili non potevano però non attirare l’attenzione del mondo della ristorazione: ha lavorato per anni in un ristorante indiano, l’unico posto al mondo con duecento posti a sedere ed un solo cameriere, che distribuiva piatti e bicchieri direttamente dalla cucina.

Terminata questa esperienza, ha aperto un kebab a Pavone Mella (BS), che tuttora gestisce.


E.Honda: Giapponese affetto da Parkinson, ha fatto della malattia il suo punto di forza. La lestezza della sua mano lo rendeva un lottatore temibile, e dopo un periodo di depressione post-torneo ha ripreso in mano la sua vita alla grande, lavorando come imbianchino per diversi anni, prima di rientrare nel mondo dello sport. Ha corso per anni con la casa motociclistica sua omonima raggiungendo buoni risultati, prima di bersi il cervello e firmare un contratto con una diretta concorrente. Ora si fa chiamare E.Suzuki. Ah, dimenticavo: la “E” del nome sta per “Elvis”.

Guile: Soldato americano non particolarmente gettonato dai ragazzi, con capigliatura poco proponibile. Molti pensano, come l’apparenza lascerebbe credere, che sia stato interpretato da Jean Claude Van Damme nel film Street Fighter (essì, hanno fatto pure il film): in realtà è lo stesos Guile che interpreta sé stesso, e Van Damme è quello nel videogioco. Il nome completo è infatti Guile Van Damme.

Ken: Finisce nel videogioco in seguito ad una lite con il fratello Raul: Ken era intenzionato a continuare sul filone delle sette stelle di Hokuto, mentre Raul preferiva concentrarsi sulla ricerca delle sette sfere del drago insieme a Goku. Alla fine, Raul si traferisce a Cremona, dove intraprenderà la carriera di mago. Ken diventerà una delle principali star del videogioco, e parallelamente diventerà molto famoso anche come cartone animato. Alcuni sostengono abbia avuto una lunga storia d’amore con Barbie, una modella americana.

Ryu: Molto gettonato nel videogioco, la sua carriera non spicco perché era completamente assorbito dalla sua ditta di tonno, la Ryu Mare. Per lui era una vera e propria ossessione, tanto che nel videogioco era l’unico che al posto di lanciare sfere di energia lanciava le temibili “insalatissime”.

Zangief: Lottatore della Russia comunista dalle gigantesche proporzioni, non avendo avuto molto successo nel videogioco è stato punito dai vertici del partito, congelato e venduto a trance in un supermarket rionale alle porte di Magadan (gli esperti ritengono questo atto punitivo un vero e proprio tributo a Fantozzi, molto apprezzato in Russia). Si narra che i tranci di Zangief abbiano sfamato l’Est del paese per decenni. Un destino completamente opposto a quello di Ryu, non vi pare?

Per ora non abbiamo notizie sui quattro “boss” di Street Fighter II: Balrog, Vega, Sagat e Mr.Bison. Per certo sappiamo che hanno costituito per anni il nucleo centrale di una rock band di tributo ai Rolling Stones, la Streetfighterstoneband. Le altre notizie le stiamo ancora raccogliendo.

Concludendo: Accantonare (anche se temporaneamente) il sesso femminile per dedicarsi a Street Fighter, a distanza di anni lo considero un errore.

Ma posso camminare a testa alta: l’ho finito con Dalshim.

(nella prossima puntata parleremo dei personaggi di un altro classico del videogioco: mortal kombat!)






Per oggi questo è quanto. A parte una piccola nota tecnica su me stesso: nel 2007 (credo) ho vinto un concorso letterario, ma mentre mi premiavano ero al bar della manifestazione con Linvidia a bere l’amaro.
L’unica cosa peggiore che avrei potuto fare sarebbe stato dimenticarmi della premiazione.
Ho però rimediato recentemente: oggi mi è arrivata una busta contenente un attestato, sul quale leggo che mi sono classificato terzo ad un concorso letterario.
Al quale mi ero completamente dimenticato di aver partecipato.
Geniale, no?

http://www.collegehumor.com/moogaloop/moogaloop.swf?clip_id=1938373&fullscreen=1

Mentre cresce l’attesa per l’avvento della settimana della tinca al forno (non sto più nella pelle) alla quale dedicherò un apposito post appena avrò tempo di farlo, ecco tornata la rubrica "qui c’è gente che lavora". Detto in parole povere: scrivere cazzate di una certa portata è oltremodo impegnativo, per quanto faccia parte del mio essere più intimo e profondo, e oggi non ho tempo di elaborarne una sequela tale da poter dar vita ad un post degno di appletini.it. Quindi mi arrangio con ciò che trovo.
Tipo questo.

E scusate se è poco.

saldi
noci

corridoio

cani