Skip to main content

Radiotaksi

Ieri sera l’Italia intera si è fermata per ascoltare la puntata di RADIOTAKSI su Radio Onda D’urto, con ospite il sottoscritto intervistato dal nostro caro Linvidia.
Abbiamo ancora qualche problema tecnico da risolvere prima di mettere l’intervista in streaming qui (in realtà è un problema umano: dobbiamo aspettare i tempi di reazione di Dontomhanx, incaricato della cosa).
Ma non desistete, amiciui: tenete d’occhio il blog, magari dite una preghierina e Dontomhanx provvederà prima di subito (anche perché so dove abita: non gli conviene farci aspettare troppo…)
A tra poco!!

Generazione Y

Mio malgrado ho assistito a questa conversazione tra due ragazze presumibilmente sedicenni e una persona che lavora ad uno sportello di informazioni. Sono anche intervenuto su richiesta d’aiuto dell’operatore. Nel dialogo che seguirà, non starò a precisare quando la frase appartiene a me e quando a lui.
In quel momento, eravamo una squadra.

(Le tizie presumibilmente sedicenni entrano e l’operatore le fa accomodare)

– Ciao!

– Ciao, ditemi pure…

– Noi vorremmo entrare nel mondo dello spettacolo.

– Prego?

– Vorremmo entrare nel mondo dello spettacolo. Vorremmo informazioni su come fare.

– Ah. Beh, immagino sia necessario partecipare a dei casting. A dir la verità non sono molto informato in merito, nessuno mi aveva mai chiesto nulla a riguardo…

– Ah. No, perché la nostra prof ci ha detto di chiedere qui…

– La vostra prof.

– Già.

– Voi avete chiesto alla vostra prof come entrare nel mondo dello spettacolo.

– Si.

– E lei vi ha mandate qui.

– Si.

– Giusto una domanda… mi state per caso pigliando per il culo?

– No, no. Per niente.

– Mh. Purtroppo lo immaginavo. Beh, come vi dicevo, tendenzialmente bisogna partecipare a dei casting. Di cosa vi vorreste occupare?

– Vorremmo entrare nel mondo dello spettacolo.

– Si, ok, però… cioè, cinema, televisione, teatro, musica… che tipo di formazione avete?

– Che tipo di… cosa?

– Che tipo di formazione. Sapete… 4-4-2, difesa a zona, queste cose qua…

– Eeeh?

– Ok, ok. Vedo che l’ironia non è il vostro forte. Nemmeno.
  Intendevo… n cosa siete capaci? avete studiato recitazione?canto?danza?qualcosa?

– Facciamo la scuola per parrucchiere.

– Ah… beh, quindi pensavate di proporvi come acconciatrici nei teatri, o in tv?

– No,no. Noi vorremmo entrare nel mondo dello spettacolo.

– Beh, allora dovreste trovare dei casting, presentarvi, portare un curriculum…

– Ma dove si fanno ‘sti casting?

– Beh, dipende… certamente molti sono a Milano.

– L’importante è che non siano troppo lontani, perché pota… me sò de Proài!!
  (trad: perché pota, io sono di Provaglio (D’Iseo, comune nel bresciano, ndr))

– Ecco, ehm… magari prima potreste provare a  fare un corso di dizione.

– Eh?

– Beh, un corso di dizione, uno di recitazione… insomma, studiare.

– Perché, bisogna anche studiare?Noi vogliamo solo entrare nel mondo dello spettacolo!!

– Beh, si, però bisognerebbe avere un minimo di preparazione. Con i tempi che corrono nemmeno molta, direi, se non avete pretesa di fare cose di un certo livello. E non mi pare il vostro caso.

– Mah… noi vorremmo entrare nel mondo dello spettacolo.

– Se lo dite ancora una volta giuro che mi metto a urlare.

– Eh?

– Dicevo che non credo di potervi aiutare.

– Ah, ok. Grazie lo stesso.

(Le ragazze si alzano e si incamminano verso l’uscita)

– Ah, ragazze, scusate… ancora una cosa.

– Dimmi.

– Potreste dire alla vostra prof, quando ha tempo, di passare di qua a fare un giro? Vorrei dirle due cosette…

– Certo! Grazie ancora… a presto!!

Ma anche no.

….

Vi è mai capitato di avere a che fare con qualcosa di talmente brutto da non poterne fare a meno? Una canzone, un jingle, un’immagine, ecc… cioè, trovarsi di fronte a qualcosa e non poterne fare a meno perché ogni volta che l’avete di fronte vi ripetete ossessivamente "è impossibile, non può essere così brutta". E siccome non ci credete davvero fino in fondo, che lo sia, continuate a rivederla, o riascoltarla, per capacitarvene. Oppure fa semplicemente così schifo che cominciate a ridere e non riuscite più a smettere.
Ecco, ai più quello che sto per proporre farà (giustamente) ribrezzo.
A me fa ammazzare dalle risate. Giuro.
Signore e signori, ecco a voi la mia nuova droga!

Grass smoking

ikeaflash

Già avevo dei presentimenti che in IKEA si fumassero canne di consistenti dimensioni…ma ora ne ho la certezza.
Non soddisfatti di chiamare una poltrona GULLHOLMEN, sono andati oltre qualsivoglia limite, lanciando questa campagna mktg: Come into the closet.

Da questo punto in poi il post non ha più senso di esistere, poiché vi sarete persi in una cabina armadio, nel tentativo di far danzare fino all’esaurimento (vostro) due Giapponesi gay in mutande, smanettando sulla vostra tastiera o uploadando Bugo per vedere se fa lo stesso effetto (ai Giapponesi gay…naturalmente).
Ergo, vi lascio fare i conti con i meandri più reconditi della vostra idiozia…io ho già dato, ed ora vado a comprarmi una poltrona GULLHOLMEN.

Experiment #1

Ok, l’esperimento è questo. Mi viene in mente una parola, la inserisco su youtube ed il primo video che salta fuori lo posto. Indipendentemente da cosa sia. Lo so, non è che sia un’idea così originale. Ma (e Bugo lo sa), c’è crisi dappertutto.
La parola di oggi è "lapsus".

…che se chiama Micheletto, ma il negretto nun vuò fa…

Cari lettori, vi annuncio con dispiacere che purtroppo, per motivi non dipendenti dalla mia volontà, il vostro blog preferito (cioè questo, cioè appletini.it, se non avete capito dove siete) purtroppo chiuderà a breve.
Sono invece lieto di comunicarvi che il blog non chiuderà, vi stavo pigliando per il culo.
In realtà questa assenza di circa un mese mi è servita a riflettere sul mondo, sul progressivo sprofondamento della città di Venezia e sulla curiosa muraglia cinese sottomarina che ivi è stata costruita a scopo di difesa; ho meditato suii conflitti interni ed esteri e sul farmacista di Michael Jackson.
 Non mi soffermerò a parlare della morte di Jackson né in bene né in male, vorrei invece intrattenervi a proposito dei suoi ballerini. Per il tour previsto a Luglio è stata effettuata una selezione finale tra circa 800 danzatori, 600 uomini e 200 donne, tutti professionisti. Questi straordinari ballerini sono stati valutati in una serie estenuante di prove che avrebbe portato ad una compagine finale composta da solamente 8 uomini e 2 donne. Jackson stesso era presente ai provini.
Se volete farvi un’idea potete anche guardarvi il video delle selezioni cliccando qui.
Insomma, una volta terminati i provini e scelti i migliori, emozionatissimi e pronti ad entrare nella storia come "i ballerini del tuor di Michael Jackson", Michael Jackson è morto.
Ora, nel dizionario italiano il termine "sfiga" esiste, ed è generalmente indicato come "sfortuna, malasorte", termini che a loro volta sono indicati come "fortuna contraria, avversa; cattiva sorte".
Sono però spiegazioni circolari: sfiga=sfortuna, sfortuna=mancanza di fortuna, da cui, per la proprietà transitiva, sfiga=mancanza di fortuna.
Ora, supponiamo che qualcuno per cause ignote non conosca il significato del termine "fortuna".
Va da sè che spiegargli la sfortuna, o la sfiga, come "mancanza di fortuna" non serva ad una ceppa, che è un modo carino per dire che non serve a un cazzo.
Quindi dal 2010 le nuove edizioni dei dizionari della lingua Italiana indicheranno tale dicitura:

"Sfiga: serie di circostanze simili o quantomeno sovrapponibili a quelle accorse nell’anno domini 2009 al gruppo di ballerini selezionati da Michael Jackson", magari con una breve spiegazione dei fatti accaduti.

A parziale confutazione di quanto sto dicendo qualcuno potrebbe contestarmi che il tuor si terrà comunque, trasformato in un tributo all’artista al quale parteciperanno alcune star e soprattutto i suoi fratelli.
A parer mio, aspettarsi di partire per un tuor con Michael Jackson e ritrovarsi a partire con i suoi fratelli è un po’ come aspettarsi di andare a cena con Naomi Campbell e all’ultimo momento trovarsi ad andarci con sua sorella.
Allego foto esplicativa.

sorella_naomicampbell