God of the week
God of the week!!
Anche la tecnologia ha tentato di impedirci di fare questa puntata: qualcosa nella registrazione è andato storto e una brevissima parte del file, poco dopo l’inizio, è un po’ saltellante. Ma non desistite, è una piccolissima parte e il bello viene tutto dopo.
Signori e signori, ecco a voi la puntata di RADIOTAKSI con QuandoSiFaBuio e Linvidia dedicata al mitico, al geniale, all’incommensurabile Mauro Repetto.
(Le tizie presumibilmente sedicenni entrano e l’operatore le fa accomodare)
– Ciao!
– Ciao, ditemi pure…
– Noi vorremmo entrare nel mondo dello spettacolo.
– Prego?
– Vorremmo entrare nel mondo dello spettacolo. Vorremmo informazioni su come fare.
– Ah. Beh, immagino sia necessario partecipare a dei casting. A dir la verità non sono molto informato in merito, nessuno mi aveva mai chiesto nulla a riguardo…
– Ah. No, perché la nostra prof ci ha detto di chiedere qui…
– La vostra prof.
– Già.
– Voi avete chiesto alla vostra prof come entrare nel mondo dello spettacolo.
– Si.
– E lei vi ha mandate qui.
– Si.
– Giusto una domanda… mi state per caso pigliando per il culo?
– No, no. Per niente.
– Mh. Purtroppo lo immaginavo. Beh, come vi dicevo, tendenzialmente bisogna partecipare a dei casting. Di cosa vi vorreste occupare?
– Vorremmo entrare nel mondo dello spettacolo.
– Si, ok, però… cioè, cinema, televisione, teatro, musica… che tipo di formazione avete?
– Che tipo di… cosa?
– Che tipo di formazione. Sapete… 4-4-2, difesa a zona, queste cose qua…
– Eeeh?
– Ok, ok. Vedo che l’ironia non è il vostro forte. Nemmeno.
Intendevo… n cosa siete capaci? avete studiato recitazione?canto?danza?qualcosa?
– Facciamo la scuola per parrucchiere.
– Ah… beh, quindi pensavate di proporvi come acconciatrici nei teatri, o in tv?
– No,no. Noi vorremmo entrare nel mondo dello spettacolo.
– Beh, allora dovreste trovare dei casting, presentarvi, portare un curriculum…
– Ma dove si fanno ‘sti casting?
– Beh, dipende… certamente molti sono a Milano.
– L’importante è che non siano troppo lontani, perché pota… me sò de Proài!!
(trad: perché pota, io sono di Provaglio (D’Iseo, comune nel bresciano, ndr))
– Ecco, ehm… magari prima potreste provare a fare un corso di dizione.
– Eh?
– Beh, un corso di dizione, uno di recitazione… insomma, studiare.
– Perché, bisogna anche studiare?Noi vogliamo solo entrare nel mondo dello spettacolo!!
– Beh, si, però bisognerebbe avere un minimo di preparazione. Con i tempi che corrono nemmeno molta, direi, se non avete pretesa di fare cose di un certo livello. E non mi pare il vostro caso.
– Mah… noi vorremmo entrare nel mondo dello spettacolo.
– Se lo dite ancora una volta giuro che mi metto a urlare.
– Eh?
– Dicevo che non credo di potervi aiutare.
– Ah, ok. Grazie lo stesso.
(Le ragazze si alzano e si incamminano verso l’uscita)
– Ah, ragazze, scusate… ancora una cosa.
– Dimmi.
– Potreste dire alla vostra prof, quando ha tempo, di passare di qua a fare un giro? Vorrei dirle due cosette…
– Certo! Grazie ancora… a presto!!
Ma anche no.
99.6 MHz | Brescia e provincia | |
99.7 MHz | Lago di Garda (BS) | |
98.0 MHz | Milano | |
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100.1 MHz | Lago d’iseo (BS) | |
99.9 MHz | Alta Val Camonica (BS) | |
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102.8 MHz | Val Trompia (BS) | |
95.2 MHz | Alta Val Trompia (BS) | |
95.2 MHz | Bagolino (BS) | |
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105.5 MHz | Trento e zone limitrofe |
Nell’attesa…
Super tributo!!
La versione norvegese di Google Street View è stata appena inaugurata e c’è già chi si prende la briga di ispezionare ogni pixel per scovare qualche stranezza catturata dall’obiettivo della Street Car. E non bisogna cercare poi tanto: nella città di Bergen due uomini vestiti da sommozzatori si sono messi in posa e hanno aspettato l’arrivo dell’auto seduti nella strada principale di un quartiere residenziale. Subito dopo si sono alzati e hanno rincorso la vettura brandendo nell’aria due grosse fiocine da pesca.
Dopo circa due anni e mezzo di attività, mi sembra giusto proporre una sezione "best of" all’interno della quale inserire alcuni post particolarmente apprezzati (da noi, se non altro), per vedere se ci fanno ancora sorridere ma anche per capire come siamo degenerati nel tempo, idiotisticamente parlando. Questi "nuovi post vecchi" saranno appunto inseriti nella sezione "best of": il meglio del peggio di appletini.it.
(Attenzione: questo post è lungo. Si declina ogni responsabilità per attacchi cardiaci, crisi epilettiche o masturbazione compulsiva.)
Burrhus Frederic Skinner è stato un importante psicologo americano. Prima di spiegare ciò che voglio spiegare, però, riporto un breve dialogo tra i suoi genitori a proposito del nome del figlio:
Legenda per eventuali idioti:
(M = Madre di Burrhus P = Padre di Burrhus)
M : Tesoro, sono incinta!
P : O mio Dio, è fantastico!
M : Senti, se è femmina avevo pensato di chiamarla Kate.
P : Fantastico! E’ il mio nome preferito!
M : Però ci devo ancora pensare, non sono sicurissima. Se è maschio invece non ho dubbi.
P : Eddai, cazzo, non tenermi sulle spine..dimmi!
M : Se è maschio lo chiameremo di certo Burrhus.
P : ..Burrhus.
M : Si, Burrhus! Che c’è, non ti piace?
P : Ehm.. no, no, è bellissimo, l’unico problema è che non ti ho mai detto che sono gay. Addio.
M : Ma, ma.. aspetta, parliamone! Io ti posso accettare anche se sei gay..
P : Passivo.
M : Ah, ok. Addio, allora.
Probabilmente anche a causa di questo (oltre che del nome stesso, s’intende) il povero Burrhus soffrì in gioventù di una forma depressiva che fece naufragare il suo sogno di diventare scrittore. Divenne comunque molto famoso per la formulazione del principio del "condizionamento operante", che illustrerò brevemente con un esempio classico.
In una gabbia c’è un ratto. Esso si muove casualmente nella gabbia stessa, all’interno della quale c’è una piccola leva che, se premuta, aziona un meccanismo che fa scivolare una piccola pallina di cibo all’interno. All’inizio il ratto aziona casualmente la leva, vede che arriva del cibo e lo mangia. Col passare del tempo capisce che tutte le volte che aziona la leva stessa arriva del cibo. Il ratto comincia quindi a saltellarci sopra allegramente fino a quando non è pieno come un uovo.
(nota: Può capitare che ci sia un ratto che non capisce la faccenda della leva. Ma si sa, gli idioti non esistono solo tra gli umani.)
Ora: mia madre esce a prendere il pane tutte le mattine alle 11.30 e rientra verso le 12.15. Tutte le mattine.
Tutte. Le. Mattine. Non mi pare un concetto complicato. Tuttavia, tutte-le-mattine, puntualmente, tra le 11.30 e le 12.15 il telefono di casa suona. Ed è una sua amica che la cerca. Considerando che mio padre non risponde al telefono di casa (chiamalo idiota) ma ne odia lo squillare, è ovvio che tocchi a me rispondere. Accade quindi questo:
(Q = QuandosiFaBuio A = AmicaDellaMamma)
A: Pronto, c’è la mamma?
Q: No. E’ uscita.
A: Ah, ok, dille che l’ho chiamata. Ciao.
E fin qui, al di là del fastidio provocato dal dover rispondere sapendo già chi è e cosa risponderò, non sarebbe poi granché. Il problema si pone quando la fantastica amica se ne esce con cose del tipo:
Q: Pronto?
A: Ciao. C’è la mamma?
Q: No. E’ uscita. Torna verso le 12.15.
A: Ma è sempre in giro, tua mamma! Che gironzolona!
Q: Eh, già.. sta proprio vivendo una seconda giovinezza.
La mia mancanza di pazienza e di umorismo mi ha portato quindi ad applicare i princìpi del condizionamento operante all’amica di mia madre, mettendola in condizione di capire che a quell’ora non è mai in casa, ma in maniera progressiva, di modo che gli risulti semplice da acquisire. Un po’ come aiutare un ratto non particolarmente brillante a trovare la leva.
TENTATIVO 1:
(lunedi, ore 11.45)
A: Pronto, c’è la mamma?
Q: No, mi spiace.
A: Ah,ok. Grazie.
TENTATIVO 2:
(martedi, ore 11.45)
A: Pronto, c’è la mamma?
Q: No, mi spiace. E’ uscita a prendere il pane, come tutte le mattine.
A: Ah,ok. Grazie.
TENTATIVO 3:
(mercoledi, ore 11.45)
A: Pronto, c’è la mamma?
Q: No, mi spiace. Non è MAI in casa a quest’ora.
A: Ah,ok. Grazie.
TENTATIVO 4:
(giovedi, ore 11.45)
A: Pronto, c’è la mamma?
Q: No. E’ morta.
A: Eh?
Q: click.
VENERDI, ORE 18.00:
Mamma: Eccoti. Volevo chiederti una cosa. Oggi pomeriggio ha chiamato la mia amica..
QuandoSiFaBuio: E andiamo, cazzoo! Ma chi sono, eh?dimmi..CHI CAZZO SONO?
Mamma: ..dice che ha chiamato stamattina ma c’era il telefono staccato. Verso le 11.45. Ne sai qualcosa?
QuandosiFaBuio: Ehm..no. Sarà stato il ratto.
Carissimi amici/accaniti lettori/simpatizzanti/partecipanti al party di carnevale,
conclusasi la seconda edizione dell ‘Appletini night (anche quest’anno all’insegna del “oh, raga, io non capisco più un cazzo!!) è tempo di bilanci.
Cominciamo dal numero dei partecipanti. Solita guerra di cifre tra gli organizzatori e le forze dell’ordine: quasi centosettanta in tutta la serata per gli organizzatori (fa fede il cartellino assegnato all’ingresso ad ogni nuovo arrivato); solamente tre, invece (più un gatto che è stato segnalato alle autorità), per la polizia.
Il premio per il miglior costume non è stato assegnato per cause di forza maggiore: lo spoglio delle schede è stato effettuato da “Chef”, (vedi i post precedenti), che poco dopo aver dichiarato un presunto vincitore si è perso nella boscaglia del monte orfano per più di due ore, ed è stato ritrovato (in ipotermia) solo grazie ad una serie di bestemmie che sono state udite da chi si stava tranquillamente fumando una sigaretta sul terrazzo della festa, mentre lui tentava di arrampicarsi a mani nude manco facesse la pubblicità del Sector, tipo Manolo. Fonti accreditate ci hanno segnalato che potrebbe essere stato rapito temporaneamente dagli alieni, mentre altri ipotizzano che si sia spinto fino al confine Ucraino. Alcuni particolarmente fantasiosi sostengono di averlo visto inerpicarsi tra le rocce del monte Fato in compagnia di Gollum.
Lui, di suo, non ricorda quasi un cazzo.
La diagnosi iniziale, al ritrovamento, è stata di “morte da congelamento”: proprio quando stava per essere venduto a tranci in un supermarket rionale (come nella migliore tradizione Fantozziana) è però riuscito ad alzare il dito medio di entrambe le mani in segno di protesta, salvandosi.
La bottiglia di limoncello in palio al vincitore del concorso, preparata artigianalmente con tanto amore da me medesimo, è stata quindi democraticamente spartita tra chiunque volesse entrarne temporaneamente in possesso, con un successo clamoroso: quattro intestini bucati, un rene andato e due coma etilici.
Un aspirante Picasso ha vagamente imbrattato un muro con del vino rosso, il che ci ha permesso di utilizzare l’esiguo ricavato della festa per rifondere l’associazione dei danni subiti.
Grazie, Pablo. Appletini tiene particolarmente al sostenere l’arte.
Eravate tutti bellissimi, davvero. Mi sento di segnalare tra tutti l’arbre magique (per me sei il vincitore morale: gloria a te!) e non ne elenco altri solamente per non fare torto a nessuno.
Posso aggiungere che le mie ultime notti sono state costellate di incubi sulla bagnina di Baywatch.
Che altro?
Ah, già: abbiamo terminato trecentosessanta birre, sette litri e mezzo di rum, tre litri di vino rosso, quindici litri di cocktail di benvenuto. Vi abbiamo regalato circa cento spillette di appletini.it. Avete ballato come dei dannati e il dj è molto soddisfatto, così come voi lo siete stati di lui.
Il giorno dopo sembrava che nella stanza fossero passati gli Unni.
Ecco, già che ci siamo, una domanda: il giorno dopo mi sono svegliato con un taglio sul cranio… qualcuno ha idea di come diavolo abbia fatto?
Questo blog ieri ha ricevuto più di 130 visite: grazie a tutti. Abbiamo bisogno di voi!!
Concludo con l’immagine e lo slogan della nuova campagna pubblicitaria di appletini.it :
NON ABBANDONARMI
Chef: I’m alive…
Appletini: Sei il nostro eroe. Sempre e comunque.
Chef: il vostro amore è il mio coraggio…